A come Poesia

Premessa doverosa: ho una certa avversione per gli alfabetieri.
In genere rispondono a quell’idea di lettura didattico pedagogica che vede il libro come uno strumento teso a produrre nel bambino una certa performance (imparare a leggere, imparare a scrivere, in generale imparare cose) e non qualcosa da leggere per il piacere di leggere.

ABC Il mio primo alfabetiere

Che ABC. Il mio primo alfabetiere facesse da eccezione a questa regola, però, mi era chiaro da prima di prenderlo in mano. Non poteva che essere così, con un'autrice come Chiara Carminati.

Questo albo di Edizioni Lapis, illustrato da Annalaura Cantone, ha la struttura che ci si aspetterebbe da qualsiasi alfabetiere in rima, con una filastrocca illustrata per ogni lettera dell'alfabeto, scritta rigorosamente in stampato maiuscolo. Ogni filastrocca presenta un animale e un alimento: nome comune dell'animale, nome proprio e alimento iniziano tutti con la stessa lettera. E così abbiamo Pompeo Porcospino con i Peperoni, Carlo Castoro con le Carote, ma anche Katia Koala con i Krapfen (le lettere inglesi non spaventano l'autrice!).

ABC Il mio primo alfabetiere

Ma quella che facilmente, sotto un'altra penna, potrebbe diventare una filastrocca stucchevole, con la Carminati è quasi poesia: ogni testo, perfetto nel suo ritmo e nella sua metrica, culla l'ascolto con le sue allitterazioni, ora morbide, ora espressive, ora più vicine a uno scioglilingua. Così, ad esempio, le Sorelle Salamandra

Straripanti di susine a più non posso 
si sfidavano a sputare in alto l'osso.

L'orecchio si abitua così non soltanto a riconoscere il suono di un preciso fonema ma anche a seguire il ritmo di un testo, accoglierne la sonorità, capirne l'effetto.
Il bambino impara a scrivere una certa lettera, sì, ma attraverso una musicalità che va oltre il solito esercizio didattico. Impara, insomma, attraverso il bello, che è sempre il modo migliore per imparare.

ABC Il mio primo alfabetiere

Le filastrocche sono accompagnate dalle illustrazioni movimentate e caricaturali di Annalaura Cantone, che rende ogni piccola storia ancora più divertente, perché imparare a scrivere non deve mai essere una noia.

A proposito, avete mai pensato di proporre esercizi di scrittura con qualche materiale alternativo alla carta e alla penna?
Una soluzione accattivante (anche dal punto di vista sensoriale) è riprodurre le lettere su uno strato di farina o di sabbia.

ABC Il mio primo alfabetiere

Ma può essere interessante anche ricostruirle con i rametti, oppure creare una caccia al tesoro nascondendo diverse lettere e chiedendo di scovare quella giusta.
Il segreto è sempre lo stesso: imparare può, anzi deve deve essere divertente.


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