Nutrire, riscaldare, coprire: sono gesti che soddisfano i nostri bisogni primari, ma che hanno anche un significato più immateriale. Sono coccole, segni d'affetto, più profondi delle parole, spesso anche più sinceri.
Filo magico è la storia di uno di questi gesti, e leggendolo si avverte tutto il calore che accompagna l'atto della protagonista: quello di creare morbidi maglioni per le persone (e non solo) attorno a sé.
Filo magico racconta la storia di Annabelle, che un giorno trova una scatola con dentro un filo di lana tutto colorato. Annabelle inizia a sferruzzare e crea un maglione per sé e uno per il suo cane.
Filo magico racconta la storia di Annabelle, che un giorno trova una scatola con dentro un filo di lana tutto colorato. Annabelle inizia a sferruzzare e crea un maglione per sé e uno per il suo cane.

Il filo di Annabelle non cambia solo l'esterno delle cose e delle persone, ma riesce a scaldare anche il loro cuore, rendendole più unite, più felici. Tutto il paese cambia volto.
Con toni semplici e delicati e immagini essenziali ma molto evocative, Filo magico racconta un mondo che viene scaldato dal gesto altruista di una bambina e da una piccola magia.


Oppure no?
Non sarà che la magia di quel filo non è nel filo, ma nell'amore che si mette nell'usarlo?
Filo magico è una di quelle storie che mette immediatamente voglia di fare qualcosa per qualcuno, di correre ad aiutare chi ne ha bisogno, di scrivere una lista di buoni propositi. E anche di lavorare a maglia.
È per questo che, cercando qualche tutorial qua e là, ho costruito un
telaio da maglia fai da te.
Si parte da un semplice rotolo di carta igienica e da quattro (o più) bastoncini da ghiacciolo
o da ceretta.
Per costruire il telaio, basta fissare con del nastro adesivo i bastoncini a una distanza uniforme attorno al rotolo, lasciandoli sporgere di circa 1,5 cm da un lato (dall'altro non serve che sporgano).
Ho aggiunto del nastro adesivo decorato per renderlo più gradevole (ma è del tutto accessorio: l'importante è che i bastoncini stiano al loro posto).

Fate passare il filo nel foro centrale e tenete fissata con il pollice l'estremità (potete anche tenerla ferma con un elastico stretto attorno al rotolo), poi con l'altro lato del filo, ancora attaccato al gomitolo, iniziate la vostra "maglia a mano".

Siccome è più facile a farsi che a spiegarsi, ve lo faccio vedere con una gif:
Finito il primo giro, portate il filo dietro a un bastoncino, sopra il filo precedente.
Prendete con due dita il giro più basso, sovrapponetelo al filo appena posizionato e scavalcate con esso la punta del bastoncino. E continuate, girando il vostro telaio tra le mani, portando sempre il filo sul bastoncino più a destra e scavalcandolo.
Prendete con due dita il giro più basso, sovrapponetelo al filo appena posizionato e scavalcate con esso la punta del bastoncino. E continuate, girando il vostro telaio tra le mani, portando sempre il filo sul bastoncino più a destra e scavalcandolo.

Anche in questo caso, è più facile a farsi che a dirsi, quindi ecco la gif:
Continuando a girare, dopo un po' dall'alto dovreste vedere una ragnatela del genere:
Sì, è come la "maglieria magica" della nostra infanzia: ve la ricordate, vero?

Per fermare i punti, staccateli attentamente dai bastoncini e infilateci il capo del filo, dopo averlo tagliato.
E chissà se il vostro gomitolo si esaurirò o, come Annabelle, potrete riscaldare tutte le persone a cui volete bene.