Buona parte del fascino di certi personaggi a fumetti sta nel disegno, e questo è un dato piuttosto ovvio.
Meno ovvio è che a volte il fascino del disegno non stia nella ricchezza dei dettagli, ma proprio nel suo opposto.
È il caso di Oscar Superstar e il grande splash, primo volume di una serie a fumetti di Greg Pizzoli (traduzione di Giulia Genovesi, Terre di mezzo editore).
Oscar è un maialino illustrato con tratti semplicissimi: un ovale – praticamente una patata – e pochi altri segni per tutto il resto.
Una tecnica non certo inedita con alcuni precedenti illustri anche al di fuori del fumetto (come ad esempio in Mr Potato), ma sempre molto efficace nel trasmettere al lettore un'importante verità : non servono grandi virtuosismi per raccontare una storia, anche a disegni.
Oscar Superstar e il grande splash comprende un'introduzione che presenta i suoi personaggi, tre storie e tre ministorie da due pagine: un ritmo perfetto per gratificare i primi lettori, che non faranno difficoltà ad arrivare al termine di ogni episodio, anche grazie alle poche parole scritte tutte in stampatello maiuscolo.
Tre sono gli amici che accompagnano Oscar nelle sue avventure, ognuno
con una propria caratteristica piuttosto evidente: Nocciolina, un
cavallo sempre entusiasta e molto ingenuo, Bzz, un'ape sempre attenta a
non lasciare esclusi nel gruppo, e Krabbit, coniglio scontroso e
brontolone.
Nelle prime due storie, Oscar e i suoi amici rompono la quarta parete per rivolgersi direttamente al lettore, prima per presentarsi, poi per mettere in scena uno spettacolo di magia, quindi, gradualmente, li vediamo interagire sempre più solo tra di loro.
Le storie sono semplici, come i personaggi: piccole situazioni i cui pilastri portanti sono l'amicizia e la comicità . Oscar vuole fare il mago, ma l'unico trucco che conosce per far sparire una carota è far chiudere gli occhi ai propri amici e mangiarsela. O ancora, Oscar è di cattivo umore e Nocciolina fa di tutto per fargli tornare il sorriso.
Il titolo del libro si riferisce alla storia centrale, quella che forse ho trovato più divertente, in cui Oscar deve superare le sue paure per tuffarsi in piscina (nella versione originale, il volume si intitola invece genericamente Baloney and Friends).
Con personaggi caratteriamente essenziali, parole semplici scritte in maiuscolo, disegni altrettanto semplici e storie brevi da leggere, il messaggio di Oscar Superstar e il grande splash è chiaro: anche tu puoi leggere, anche tu puoi scrivere.
Credo sia quasi impossibile uscire dalla lettura di questa prima graphic novel senza il desiderio di cimentarsi in un fumetto, e l'autore lo sa bene, perché nelle ultime pagine inserisce una guida per disegnare i protagonisti: tutti, tranne Nocciolina, a partire dalla stessa forma ovale.
Quello che ho visto in Oscar Superstar è non soltanto un libro semplice e divertente per lettori alle prime armi, ma anche un incitamento a buttarsi, come Oscar nella piscina, per scoprire che leggere, scrivere e disegnare sono più semplici di quanto sembrino.
Oscar 3D
Sapete cos'altro mi sembra Oscar, oltre a una patata (o, come indica l'autore nella guida per disegnarlo, un fagiolo)?
Esatto: il contenitore di una sorpresina degli ovetti.
Se oltre a disegnarlo volete provare a farne una versione 3D, quindi, non c'è niente di più semplice: bastano pochi ritagli e un po' di colla per aggiungere all'ovetto di plastica occhi, naso e zampe.