La notte di Halloween è vicina, anzi, vicinissima!
E noi che facciamo? La ignoriamo! Già : non abbiamo mai preparato zucche intagliate, travestimenti spaventosi o decorazioni spettrali. Non per motivi "filosofici", ma semplicemente perché non abbiamo mai avuto questa tradizione.
Ma ieri sera, alla ricerca di un gioco d'emergenza per evitare di accendere la tv, ho improvvisato questo, ispirata da un link trovato chissà quando e chissà dove su Pinterest, che col suo ragnetto nero e la sua ragnatela, era casualmente a tema.
Se quindi per Halloween avete in programma una festa, o se semplicemente vi piace l'idea di divertirvi con un gioco adatto alla notte delle streghe, ecco qua: vi bastano cinque minuti e due soli materiali:
Dettaglio inutile ma coreografico: ritagliate un ragnetto da un cartoncino nero, attaccandoci degli occhietti bianchi (semplici cerchietti di carta oppure gli occhietti mobili), e appiccicatelo su un punto qualsiasi della ragnatela.
Ora, prepariamo le "mosche" (bianche, nel nostro caso) appallottolando un po' di carta. Come si gioca? Dipende se preferite stare dalla parte delle mosche o del ragno. Potete giocare a lanciare al di là della porta le mosche, evitando che vengano catturate o respinte dalla ragnatela. Naturalmente non vale se le palline di carta passano sotto.
Se preferite stare dalla parte del ragno, vince invece chi riesce a far appiccicare più palline di carta sulla ragnatela. In questo caso, optate per carta molto leggera e palline piccole, altrimenti rimbalzeranno sul nastro adesivo senza restare appiccicate. Questa modalità di gioco è molto più difficile, quindi evitatela se avete bimbi piccoli o molto impazienti.
Buon divertimento!
PS: suggerimenti per la lettura?
Se cercate anche un libro sui ragni, non dimenticate il dolcissimo Amico ragnolo, di cui vi avevo parlato qui. E se invece avete voglia di cantare, non c'è niente di meglio di Whisky il ragnetto, con il cd della famosa canzone.
E noi che facciamo? La ignoriamo! Già : non abbiamo mai preparato zucche intagliate, travestimenti spaventosi o decorazioni spettrali. Non per motivi "filosofici", ma semplicemente perché non abbiamo mai avuto questa tradizione.
Ma ieri sera, alla ricerca di un gioco d'emergenza per evitare di accendere la tv, ho improvvisato questo, ispirata da un link trovato chissà quando e chissà dove su Pinterest, che col suo ragnetto nero e la sua ragnatela, era casualmente a tema.
Se quindi per Halloween avete in programma una festa, o se semplicemente vi piace l'idea di divertirvi con un gioco adatto alla notte delle streghe, ecco qua: vi bastano cinque minuti e due soli materiali:
- carta
- l'immancabile, economico ma preziosissimo, scotch carta.
Cinque minuti di preparazione, dicevamo: basta tendere dei "fili di ragnatela" (i pezzi di scotch) sulla cornice di una porta aperta, lasciando la parte appiccicosa verso di voi.
Dettaglio inutile ma coreografico: ritagliate un ragnetto da un cartoncino nero, attaccandoci degli occhietti bianchi (semplici cerchietti di carta oppure gli occhietti mobili), e appiccicatelo su un punto qualsiasi della ragnatela.
Ora, prepariamo le "mosche" (bianche, nel nostro caso) appallottolando un po' di carta. Come si gioca? Dipende se preferite stare dalla parte delle mosche o del ragno. Potete giocare a lanciare al di là della porta le mosche, evitando che vengano catturate o respinte dalla ragnatela. Naturalmente non vale se le palline di carta passano sotto.
Se preferite stare dalla parte del ragno, vince invece chi riesce a far appiccicare più palline di carta sulla ragnatela. In questo caso, optate per carta molto leggera e palline piccole, altrimenti rimbalzeranno sul nastro adesivo senza restare appiccicate. Questa modalità di gioco è molto più difficile, quindi evitatela se avete bimbi piccoli o molto impazienti.
Buon divertimento!
PS: suggerimenti per la lettura?
Se cercate anche un libro sui ragni, non dimenticate il dolcissimo Amico ragnolo, di cui vi avevo parlato qui. E se invece avete voglia di cantare, non c'è niente di meglio di Whisky il ragnetto, con il cd della famosa canzone.