Trattenere il respiro: no, l'argomento non sono i pannolini da cambiare.
Il vostro fiato servirà per sfidare vostro figlio a una gara di soffiabirinto, il gioco perfetto per le giornate di pioggia.
Soprattutto perché per costruirlo bastano pochissime cose, tutte facilmente reperibili in casa.
Iniziamo?
Questo post contiene link affiliati. Cliccando sul link e facendo un acquisto su Amazon, come ho spiegato qui, riceverò una piccola percentuale. Il vostro prezzo di acquisto resterà invariato. La mia opinione sul libro, invece, è mia e basta, e non ha nulla a che fare con le commissioni. ;)
Qui siamo nel pieno dei terrible two.
Il Piccolo T, affettuoso,
coccolone e sorridente, di tanto in tanto si trasforma un un coso
urlante che si irrita per ogni singola cosa che non va esattamente come
dice lui.
Bisogna insegnare a "gestire le emozioni", dicono.
Dovrebbe provare a verbalizzarle, chiamarle per nome, insegnare loro a riconoscerle, dicono.
Facile dirlo, coi figli degli altri, dico io!
Vi ricordate il mio consiglio per tutte le mamme?
Datevi alla bottiglia!
In
questo post avevo descritto le bottiglie sensoriali preferite dal Piccolo T, giochi semplici per stimolare e coinvolgere (e forse, a volte, calmare) i bimbi più piccoli.
Ne mancava una, però: quella preferita dalla mamma! È stata la più impegnativa da creare, e anche quella che il Piccolo T si è filato di meno. Ma ve la racconto lo stesso, perché è quella che ha dato più soddisfazione a me.
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Non è che io abbia propriamente un accento british.
Diciamo che l'inglese l'ho imparato, più che a scuola o viaggiando, con la visione integrale (10 stagioni, e per ben due volte) del cofanetto di Friends in lingua originale.
E visto che ogni volta mi dico "se solo l'avessi imparato prima e meglio", vorrei provare a rimediare ai miei errori almeno col Piccolo T. Quindi da noi, per quanto possibile, i cartoni si guardano in inglese e ogni tanto, in inglese, ci leggiamo anche qualche libro, seppur con la mia imbranatissima pronuncia "scolastica". Meglio di niente, no?