Nuvole in scatola
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Ho adorato gli Ughi prima ancora di aprire il libro.
Probabilmente è per il nome così simpatico (in lingua originale è The Hueys, ho voluto controllare. Ed è uno dei rari casi in cui la traduzione regge perfettamente), o per il tratto grafico così semplice e allo stesso tempo così espressivo.
Oppure perché ci sono autori per i quali ho una passione smodata, e uno di questi è indiscutibilmente Oliver Jeffers.


Gli Ughi e la maglia nuova ĆØ un libro semplice, divertente, che parla di omologazione e di diversitĆ ,  con un tono giocoso e mai scontato.
Parla degli Ughi: un popolo caratterizzato dal atto di essere tutti uguali. Stesso aspetto, stessi gusti, stessi interessi.


FinchƩ un giorno, a uno di loro viene un'idea: indossare una maglia, diversa da tutte le altre. All'inizio verrƠ visto come un terribile sovversivo, finchƩ la nuova moda prenderƠ piede, e a furia di voler essere "diversi", tutti gli Ughi saranno di nuovo uguali.


Il finale in realtĆ  ĆØ aperto: forse il primo Ugo che ha indossato la maglia ha aperto una breccia nello spirito di omologazione facendo capire a tutti che esprimere la propria personalitĆ  ĆØ bello e piacevole.

Di Gli Ughi e la maglia nuova amo questo gioco continuo tra essere diversi ed essere uguali, amo l'ironia e il loro candore. Soprattutto, come vi dicevo, amo loro: il loro nome e la loro forma.

A proposito: ma questi ughi non vi ricordano qualcosa?


Ok, vi do un aiutino.


Quindi, se volete anche voi, insieme ai vostri bimbi, aiutare gli Ughi ad esprimere i propri gusti e la propria personalitĆ  e a compiere un gesto significativo contro l'omologazione (o insomma: anche se volete solo giocare con loro), procuratevi dei contenitori di sorpresine Kinder, carta colorata e un pennarello indelebile nero.


Disegnate occhi e bocca con il pennarello indelebile (il naso ĆØ giĆ  "segnato" sull'ovetto).
Che dite? Gli somigliano, vero?


Ora ritagliate tante strisce di carta colorata, con forbici normali o a zig zag (vogliamo diversificarli o no, questi Ughi?).


E affidate a vostro figlio il compito di decorare i "maglioni", con pennarelli, collage, colla glitter e tutto quello che vi suggerisce la fantasia.


Un po' di colla o di nastro adesivo per vestirli, ed eccoli pronti.


 Gli Ughi, collezione autunno/inverno, maison "Piccolo T".


   
"Piccolo T, che ne dici se quest'anno per il tuo compleanno facciamo una festa tutta a tema supereroi?"
"Tutti i supereroi?"
"SƬ, se ti va"
"Ok, ma più Hulk, perché io ho la forza di Hulk!"
 E come non accontentare il mio supercucciolo?



Dopo la mostrofesta dell'anno scorso, eccomi allora alle prese con cibi, idee, gadget e decorazioni da supereroi. Continuate a leggere: se l'idea vi piace, troverete anche tanti materiali da stampare.
Da dove si comincia? Dagli inviti, naturalmente. Eccoli qua.

i superinviti


Come tutti i supereroi, anche gli inviti per questa festa avevano una doppia identitĆ . Per realizzarli, quindi, si parte dal vestito "borghese", incollando tra loro due strisce di carta, una bianca (la camicia) e una nera (la giacca), e piegando i bordi in modo da simulare i risvolti. Con una perforatrice si creano i buchi che simulano i bottoni.



Al centro della parte bianca ci dovrĆ  essere l'invito vero e proprio, con una "grafica da supereroi" (basta usare un font adatto, come quelli della categoria "fumetto" di dafont, sfondi colorati e il numero degli anni dentro un simbolo da Superman).
Potete stampare direttamente l'invito sul foglio bianco oppure attaccarlo in seguito. Fate solo attenzione alle dimensioni: la parte stampata dovrĆ  restare all'interno della "giacca", quindi le due alette laterali, ripiegandosi, dovranno coprirla completamente.
In pratica: dividete idealmente il foglio in quattro colonne uguali e riservate le due centrali alla grafica.



Ora ripiegate le alette. Potete farlo a mano oppure, per un risultato migliore, aiutarvi segnando le pieghe con un attrezzo per la cordonatura, come questo, che permette anche di tagliare i fogli (io personalmente ho usato questo , della stessa marca, che serve anche a creare delle scatoline cubiche).



Il risultato finale ĆØ questo: un invito-PeterParker, che una volta aperto diventa un invito-Superman.
Cabina del telefono non inclusa.

Passiamo ora al cibo, anzi, alle

Super pozioni segretissime da supereroi.

Volevo che anche le cose da mangiare avessero un aspetto giocoso, in modo che ogni morso e ogni bevuta diventassero un tuffo nella fantasia.
Ho quindi creato dei cartelli da infilare nei diversi contenitori: li trovate tutti, pronti da stampare e ritagliare, in questo pdf. Attaccateli su uno stuzzicadenti lungo da spiedino, fissando sul retro un foglio di carta ritagliato con la stessa forma.



Oltre ai cartelli nei contenitori del cibo, ho rivestito anche le etichette delle bottiglie (anche quelle sono nel pdf), traformate da Fanta e Coca a Tonico dell'invincibilitĆ  e Pozione dell'invisibilitĆ  ("Ma non sono diventato invisibile!", mi ha detto un piccolo invitato. "Ma no, ĆØ che l'effetto dura pochissimo. Sai che un attimo fa non ti vedevo?").

Il cibo, dicevamo: i pop corn sono diventati un Concentrato di super energia, e le patatine degli Attivatori di super-salto.
Ho cercato anche di dare agli snack più classici che ho preparato una forma speciale.
I rotolini di wurstel e pasta sfoglia, con l'aggiunta di un salatino che fungesse da manico, sono diventati i Martelli di Thor.



Delle semplici pizzette rotonde fatte con la pasta sfoglia sono diventate gli Scudi di Capitan America. E qui devo confessarvi una cosa: avevo tagliato le fettine di mozzarella con uno stampino a forma di stella, perché la pizzetta assomigliasse ancora di più allo scudo di Capitan America. Peccato che in forno la mozzarella si sia sciolta e non abbia minimamente mantenuto la forma.
Se volete provarci voi, aggiungete le stelle di mozzarella solo a fine cottura.



E i panini alla Nutella? Come trasformarli in qualcosa di super? Basta usare un po' di pasta di zucchero nera e ritagliarla con un tagliabiscotti a forma di bat-pipistrello. Con un velo di Nutella si fissa la formina al panino, ed ecco pronti dei perfetti Bat-segnali.
(Non impilateli uno sopra l'altro come ho fatto io: i pipistrelli di quelli più in basso si appiccicheranno tutti!)
 

E siccome il Piccolo T aveva esplicitamente richiesto che ci fosse "Più Hulk", ecco il pezzo forte del buffet: il Succo di Hulk (semplice acqua e menta in una bottiglia di vetro): un vero successo tra tutti gli invitati.



Cosa manca? Le torte, naturalmente: una di Spiderman, una di Hulk ("Più Hulk", aveva detto il Piccolo T).
Torta al cioccolato con crema al mascarpone e chiffon cake all'arancia (con la ricetta di Letizia) con crema all'arancia, ricoperte di pasta da zucchero e glassa al cacao per creare i fili di ragnatela della maschera di Spiderman. Per la decorazione, personalmente preferisco usare la pasta di zucchero già fatta, più malleabile di quella fatta in casa. Acquisto solo i colori più difficili da ottenere, ovvero il nero e il rosso, mentre per il resto utilizzo semplice pasta di zucchero bianca che coloro con i
coloranti in gel della Wilton (anche se mi dicono che vadano molto meglio i coloranti in polvere).
Il risutato non ĆØ da pasticceria, ma la mia filosofia resta sempre "meglio imperfetto ma fatto col cuore".



supergadget, supergiochi e superaccessori

Pensiamo ora ai piccoli invitati.
Tra le varie grafiche che troverete nel pdf c'ĆØ anche questa, che ho preparato, stampato, ritagliato e dimenticato a casa.
Sarebbero dovuti essere i segnabicchieri, da attaccare con lo scotch dopo aver scritto il nome di ogni bimbo, che poteva scegliere simbolo e colore e diventare "MegaMarco", "UltraSamuele" o "SuperValentina".
Vabbe': sfruttateli voi al posto mio.



Mi piaceva anche che i bimbi avessero un piccolo regalino a ricordo della festa, e scrollando il wall di Pinterest ho trovato questa idea: un Chupa Chups vestito da supereroe.
Basta ritagliare dei mantelli di carta colorata e delle mascherine di carta nera, usando una perforatrice per fare gli occhi.



Ed ecco il super lecca-lecca pronto da regalare.
Il messaggio scritto sul simbolo dietro il mantello ("Grazie a te ĆØ stata una festa super") potete stamparlo come tutto il resto dal mio pdf.



E il Super Chupa Chups non ĆØ l'unica cosa che si sono portati a casa gli amici del Piccolo T.
Per loro avevo preparato un piccolo laboratorio creativo.
Ho ritagliato mascherine di diverse forme da alcuni fogli colorati di gomma crepla e le ho appoggiate su un tavolo insieme ad altre piccole formine di gomma crepla, colla per gomma, colla glitter, spago per legare le maschere e il cartello "Crea la tua maschera da supereroe" (sƬ: trovate anche quello nel pdf).



L'attivitĆ  ha avuto un gran successo e i bimbi sono stati molto contenti di portarsi a casa la loro maschera personalizzata.



Un'ultima cosa: un supereroe non ĆØ un vero supereroe senza un mantello! (Lo so, gli Incredibili non sarebbero d'accordo con questa affermazione.)
Per fortuna crearne uno ĆØ semplice: basta ritagliare del pannolenci e incollarlo con della colla a caldo o colla per tessuti a un nastro che serva a fissarlo addosso.
Il panno rosso potrĆ  essere decorato con uno scudetto da supereroe con dentro un simbolo o l'iniziale del bambino. A me piaceva l'idea che fossero tutti i bimbi a scambiarsi il mantello, magari indossandolo quando vincevano a un gioco, quindi ho optato per una decorazione neutra, come una stellina.



Cos'altro manca? Ah, giĆ :

i libri da supereroi.


Se l'atmosfera lo consente, ĆØ bello proporre ai bambini qualche lettura a tema. Qualcosa di breve e divertente, che renda semplice mantenere l'attenzione.

Due eroi sono troppi racconta la storia di un ragazzo, "eroe quotidiano" del suo quartiere. Ha un nome da supereroe, ĆØ acclamato da tutti, ma i suoi gesti sono quelli di un semplice bravo ragazzo: aiutare una vecchia ad attraversare la strada, salvare un gattino in difficoltĆ .
Un giorno, però, arriva nel quartiere un nuovo ragazzo, pronto a prendere lo scettro di supereroe della zona. Chi vincerà la sfida? E se la sfida non fosse solamente tra loro due?




L'aspetto più coinvolgente di Due eroi sono troppi è proprio la quotidianità delle azioni: ogni bambino può sentirsi un supereroe come i protagonisti di questo libro.
Non serve essere perfetti: anche loro si sfidano, sono gelosi, si ammalano (sai che noia, il libro, se non fosse così!). Ma ogni giorno un piccolo gesto da supereroi è alla portata di tutti.

Ma siamo a una festa, e vogliamo ridere.
E allora passiamo ad un altro eroe, nato dalla fantasia di Michael Escoffier e Kris Di Giacomo.
In Tutta colpa... della pupù! a dire il vero, all'inizio, di supereroi non c'è nemmeno una traccia.
C'ĆØ solo il camaleonte Ugo, alle prese con un bisogno impellente, e senza carta igienica.
Per fortuna trova su un ramo un vecchio paio di mutande con le quali pulirsi. Ma saranno proprio mutande?



Improvvisamente Ugo sente una voce: la voce della sua coscienza, che gli impone di lavarle immediatamente.
Turbato, Ugo esegue tutto ciò che la voce gli ordina, finché scopriamo che quella non era la sua coscienza. E soprattutto, quelle non erano delle mutande.



L'importante, insomma, ĆØ non prendersi mai troppo sul serio, anche se si ĆØ degli eroi.

Anche se ĆØ bello sognare di poter essere super, almeno nel giorno del proprio compleanno.






                           
Rido sempre sulle vignette che parlano di lavatrici dispettose che fanno sparire i calzini, ma la veritĆ  ĆØ che la mia lavatrice ha sempre fatto la brava. In compenso ci pensano i miei figli, a spargerli senza logica per tutta la casa.
Ma, evviva! Oggi ĆØ la giornata dei calzini spaiati, e che lo siano a causa della tecnologia o della vostra progenie, indossateli con orgoglio.



Anzi, non limitatevi a indossarli: festeggiateli con un bel libro.
Le calzette di Matthieu Maudet (vi ho mai detto che amo Matthieu Maudet ? Suoi anche Buongiorno dottore e Un mammuth nel frigorifero), di Babalibri, ĆØ la scelta perfetta.
Un libro da leggere giĆ  dai due-tre anni, ma che ha fatto ridere anche il Piccolo T che ne ha cinque.

ƈ la storia di una bimba che, quando la mamma le chiede di mettersi i calzetti, inizia a cercarli per tutta la casa.



Ma, ops!, i calzetti non sono calzetti: sono galline, lupi, giraffe e coccodrilli.



E così la caccia al calzino si trasforma in un gioco, e vestirsi in un'avventura nella fantasia. È lo spirito di questo libro, fatto per divertire, che insegna a prendere anche le cose più noiose con leggerezza.

Viene naturale pensare a tutte le forme e le personalità che può assumere un calzino. E viene naturale provare a disegnarne qualcuna.
E da lì è un attimo e ti ritrovi a giocare a

il memory del calzino spaiato


Un gioco facile facile, da fare e da giocare, anche per i bambini più piccoli.
Si comincia ricalcando una sagoma di calzino su tanti fogli colorati di cartoncino resistente o, meglio ancora, di gomma crepla. Più colori ci sono, più bello sarà il gioco. Servono tre calzini per ogni colore.



Poi si prende un calzino per colore e lo si trasforma in un animale a scelta, seguendo il colore o l'ispirazione del momento: cani, gatti, lupi, coccodrilli, mucche e... mostri. Quando non sapete più cosa disegnare, disegnate sempre dei mostri. Nessuno potrà rinfacciarvi che non li avete disegnati bene.
Ricordate di disegnare l'animale su un lato solo del calzino, sempre lo stesso.



Alla fine, per ogni colore dovrete avere: due calzini normali e una calzettanimale.



Ora, prendete un sacchetto di stoffa per contenere i calzetti. Se volete, potete decorarlo come se fosse una lavatrice.



Si gioca cosƬ: infilate nel sacchetto lavatrice un calzino per colore. Attenzione: non infilate i calzettanimali, ma solo i calzini normali.
Distribuite tutti gli altri calzini sul tavolo, con la faccia disegnata in giù.



Inizia il gioco!
  • A turno, pescate dal sacchetto un calzino e cercate di accoppiarlo con un calzino dello stesso colore. Sul tavolo ce ne saranno due: sceglietene uno.
  • Se avete trovato il calzino normale, accoppiatelo all'altro e mettetelo in un mazzetto che terrete vicino a voi.
  • Se avete trovato il calzettanimale, ahi!, rimettetelo a faccia in giù sul tavolo e rimettete il calzino pescato nel sacchetto. Però cercate di memorizzare la posizione per la prossima volta.
  • Vince chi, alla fine della partita, avrĆ  collezionato più coppie di calzini.


Buona giornata dei calzini spaiati a tutti! 


 
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Eccomi

Copywriter e anche un po' account, co-autrice di fumetti, dilettante (ma appassionata) del fai da te, navigatrice compulsiva, divoratrice di libri e di serie TV. Divido la casa con un marito, tre figli e parecchi gatti di polvere.

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