"Testa spalla" di Don Lurio è una canzone che, passati gli anni '80, era scomparsa dalla mia mente, per poi ripresentarsi grazie a un'analogia con "Testa, spalle gambe e piè", adattamento italiano di una canzoncina inglese per bambini che ho conosciuto (ebbene sì!) da Peppa Pig.
Di tutte queste mie improprie sinapsi della memoria, resta un dato certo: giochi, libri e canzoni che coinvolgono le parti del corpo rappresentano per i bambini più piccoli un grande divertimento, oltre che un'opportunità formativa.
Attorno ai due anni (ma anche un po' prima e un po' dopo), i bimbi sono in una fase di scoperta dei movimenti e delle loro potenzialità, di consapevolezza del proprio corpo, di confronto tra il sé e l'altro, di sperimentazione.
Per questo, libri che li coinvolgono fisicamente hanno con loro un grande successo.
Dalla testa ai piedi di Eric Carle (sì, quello del Piccolo Bruco Maisazio) risponde a questa esigenza aggiungendo altri due ingredienti che i bimbi amano particolarmente: gli animali e la struttura ripetitiva.
Dalla testa ai piedi mette a confronto bimbi e animali, con un botta-e-risposta diverso in ogni doppia pagina.
Ogni volta, un animale sfida il bambino a compiere un determinato movimento, tipico della sua specie.
Il bambino è diverso, da pagina a pagina (un messaggio di uguaglianza, se vogliamo: apparteniamo tutti alla stessa specie), e il piccolo lettore è portato a imitarlo.
La lettura non sarà quindi un'esperienza passiva, ma coinvolgerà il bambino nella sua fisicità, portandolo a interagire, ad accogliere la sfida lanciata dall'animale.
L'illustrazione servirà da guida per compiere il movimento giusto.
Così, il bambino si cimenterà nel piegare il collo, muovere le spalle, grattarsi il petto, inarcare la schiena.
Un po' come succede con Morsicotti, anche Dalla testa ai piedi permette di approcciare il libro e la lettura non come un'azione passiva e sedentaria, ma come un'attività coinvolgente, curiosa.
E divertente, come un balletto: "Testa spalla baby one, two threee".
Di tutte queste mie improprie sinapsi della memoria, resta un dato certo: giochi, libri e canzoni che coinvolgono le parti del corpo rappresentano per i bambini più piccoli un grande divertimento, oltre che un'opportunità formativa.
Attorno ai due anni (ma anche un po' prima e un po' dopo), i bimbi sono in una fase di scoperta dei movimenti e delle loro potenzialità, di consapevolezza del proprio corpo, di confronto tra il sé e l'altro, di sperimentazione.
Per questo, libri che li coinvolgono fisicamente hanno con loro un grande successo.
Dalla testa ai piedi di Eric Carle (sì, quello del Piccolo Bruco Maisazio) risponde a questa esigenza aggiungendo altri due ingredienti che i bimbi amano particolarmente: gli animali e la struttura ripetitiva.
Dalla testa ai piedi mette a confronto bimbi e animali, con un botta-e-risposta diverso in ogni doppia pagina.
Ogni volta, un animale sfida il bambino a compiere un determinato movimento, tipico della sua specie.
"Io sono un pinguino e giro la testa. Tu lo sai fare?"
"Sì! Lo so fare"
Il bambino è diverso, da pagina a pagina (un messaggio di uguaglianza, se vogliamo: apparteniamo tutti alla stessa specie), e il piccolo lettore è portato a imitarlo.
La lettura non sarà quindi un'esperienza passiva, ma coinvolgerà il bambino nella sua fisicità, portandolo a interagire, ad accogliere la sfida lanciata dall'animale.
L'illustrazione servirà da guida per compiere il movimento giusto.
Così, il bambino si cimenterà nel piegare il collo, muovere le spalle, grattarsi il petto, inarcare la schiena.
Un po' come succede con Morsicotti, anche Dalla testa ai piedi permette di approcciare il libro e la lettura non come un'azione passiva e sedentaria, ma come un'attività coinvolgente, curiosa.
E divertente, come un balletto: "Testa spalla baby one, two threee".