Un libro per papà.
La festa del papà: non vi sembra un'occasione perfetta per regalare un libro a vostro figlio?
Lo so, potrebbe non sembrare proprio logico, ma se anche voi siete dell'idea che ogni scusa sia buona per comprare un libro per bambini, non potete perdervi questa. In fondo non state regalando un libro: state regalando un momento che vostro figlio e il suo papà potranno godersi insieme, con un libro che parla di lui.
Vi ho convinte? E allora sotto con i consigli per i regali, in ordine di età (dei bambini, naturalmente, non del papà), più uno per dei papà molto speciali: quelli adottivi.
Per un neopapà
Noi siamo qui. Dritte per vivere sul pianeta Terra. Oliver Jeffers racconta a suo figlio appena nato cosa significa vivere sul nostro pianeta. Gli parla di natura, di persone, di rispetto. E gli dice che, qualsiasi cosa accada, lui gli sarà sempre accanto.Un "manuale" poetico e a tratti ironico per meravigliarsi davanti al mondo, perfetto per un neopapà che sta riscoprendo questa meraviglia attraverso gli occhi di suo figlio. Ne avevo parlato qui.
Per i multi-papà
Il papà che aveva 10 bambiniUn'idea reglo per papà che non hanno paura di fare i papà: quelli che vestono, lavano, preparano colazioni. E ogni tanto sono stanchi, e hanno bisogno di riposarsi un po'.
Qui la mia recensione, con un'idea per un biglietto a tema.
Primo anno.
La mani di papà Le mani di papà sono mani che sostengono, accarezzano, accompagnano. Mani che rappresentano quasi una continuazione del corpo del bimbo, finché un giorno... il bimbo cammina, "senza le mani di papà!".
Un libro dolcissimo per i papà e affascinante per i bimbi più piccoli, attratti dalle onomatopee e dalle semplici azioni descritte in ogni pagina.
L'ho raccontato qui (insieme a un biglietto d'auguri a tema, tutto fatto di mani).
Una piccola storia di scoperta, che tra immagini e fotografie segue il percorso del piedino mentre esplora il suo piccolo mondo, fino a incontrare la figura rasserenante del papà. Ne ho parlato qui.
Dai due anni.
Panda e Pandino cosa fanno.
Un libro tutto da giocare. Seguito (ma si può leggere separatamente) di Pandino cosa fa di Satoshi Itiyama è un albo che invita al gioco delle imitazioni con il corpo e all'interazione tra adulto e bambino. Perfetto anche per i bimbi più irrequieti e meno abituati alla lettura. Qui la mia recensione.
Io grande tu piccino
"Io" e "tu": genitore e figlio. Tra somiglianze e differenze, questo albo racconta un rapporto speciale, in una carrellata di vignette tenere e ironiche. Qui la mia recensione.
Ci pensa il tuo papà
Un piccolo orso e un papà orso. Il piccolo chiede attenzioni: come fanno spesso i bambini, fa una serie di domande incalzanti, immaginando scenari sempre più complicati nei quali il papà lo dovrebbe a salvare.
Il papà lo rassicura: non deve preoccuparsi di nulla. Ci penserà sempre lui.
(ne avevo parlato qui, con un'idea per un pacchetto-biglietto.)
Papà, mi prendi la luna, per favore?
Eric Carle (proprio lui, quello del Il piccolo bruco Maisazio) racconta e disegna con le sue pennellate la storia di un papà che, pur di accontentare la sua bimba, sale fin sulla luna, e gliela porta giù.
Lo fa con una scala lunghissima, talmente lunga che per vederla bisogna aprire le pagine in larghezza.
E poi alta, talmente alta che bisogna aprire una pagina anche in altezza, per vedere dove va a finire quando la appoggia a terra (inutile dirvi che i bambini si divertiranno un sacco con queste pagine).
E quando la porta a terra, dalla bimba, la luna inizia a diventare piccola piccola, fino a scomparire, per poi riapparire, grande, nel cielo.
Fasi lunari e un po' di magia, per raccontare la forza dell'amore di un papà.
NB: La versione in foto è il formato tradizionale, attualmente non disponibile. Si trova invece il formato cartonato, anch'esso con le pagine chesi aprono per far spazio alla scala o alla luna.
Dai tre anni.
Il mio orso grande, il mio orso piccolo ed io
"È bello avere un orso. Io ne ho due, che è ancora meglio".
Un albo dolce e tenero che rappresenta il rapporto papà-figlia in una chiave inedita, da un punto di vista bambino. È la bimba stessa a raccontare il suo rapporto speciale con i due orsetti: quello di pezza e quello grande, che, si capirà alla fine, è il suo papà. Qui la mia recensione, con un'idea di biglietto a tema.
Indovina quanto bene ti voglio
C'è qualcosa di più bello, per un genitore, che fare a gara con il proprio figlio su chi vuole più bene all'altro? Indovina quanto bene ti voglio è proprio questo: papà Lepre e il suo piccolo si dicono "ti voglio bene così", allargando le braccia, facendo salti e allungamenti. Papà Lepre è più grande, e sembre vincere sempre, finché... no, non ve lo dico: commuovetevi da soli leggendolo, ecco.
Ne avevo parlato qui, costruendo un biglietto-abbraccio che fa vedere al papà quanto bene gli vuole suo figlio.
Bacioespresso
Qui si parla di papà lavoratori e frettolosi, quelli che vanno sempre di corsa e i baci li danno sempre al volo. Emile Jadoul ce ne parla però in modo leggero e divertente, per sdrammatizzare, aiutare i bimbi a capire e i genitori a lasciar perdere gli impegni, almeno una volta ogni tanto.
Sul blog lo trovate qui.
Dai quattro anni.
Che fatica mettere a letto... papà!
Che fatica mettere a letto... papà! non è un libro "difficile": i gesti raccontati sono quotidiani e facilmente riconoscibili anche da un bimbo piccolo. La mia indicazione "dai quattro anni" deriva semplicemente dal fatto che il testo è completamente improntato all'ironia, e sarebbe un peccato se il bambino che la legge non la cogliesse appieno.
L'albo racconta, in modo molto divertente, una classica "messa a letto", ma rovesciata: è il bimbo che deve convincere papà ad andare a dormire, anche se lui proprio non ne vuole sapere.
Cerca delle scuse, si impunta, vuole ancora una storia, poi chiede che il bimbo si fermi nel letto con lui: che papà impertinente! La storia è raccontata in prima persona dal bimbo, con toni un po' esasperati e un po' bonariamente comprensivi, proprio come un papà che sospira ogni sera ma in fondo si diverte a stare con suo figlio.
Oltre ad essere divertente, il rovesciamento di prospettiva può rivelarsi un bel modo per creare empatia tra papà e figlio: il papà, leggendo, sarà portato a sdrammatizzare la scena della messa a nanna, mentre il bimbo capirà che forse ogni tanto in effetti esagera e può far innervosire mamma e papà.
Smetterà di chiedere di leggere un libro in più? Ovviamente no. Ma a noi questo, in fondo, non dispiace affatto, vero?
Bimbambel. Storie della buonanotte.
C’è un mondo che si può visitare senza biglietti: quello della fantasia. E il mezzo migliore per arrivarci sono le parole di mamma e papà. Bimbambel è la storia di un padre e delle sue favolose avventure nel mondo, affrontate forse solo per trasformarle in un racconto della buonanotte.
Attraverso i suoi racconti, il papà diventa l'eroe del bambino, grazie a tutte le sue imprese, ma soprattutto all'ultima: tornare sempre a casa in tempo per la storia della buonanotte.
Ne ho parlato qui. Qui invece la versione natalizia, È Natale Bimbambel.
Dai cinque anni (e più).
Un messaggio pacifista e d'amore, per papà coccoloni che non vedono l'ora di tornare a casa.
Un albo che anche gli adulti potranno godersi, grazie alle tante citazioni nascoste tra le pagine.
Qui la mia recensione.
E in più: un regalo speciale per un papà adottivo.
Un bimbo mi aspettaSe il papà non è un papà qualunque, ma il super papà di un bimbo adottato, non potete perdervi Un bimbo mi aspetta, il dolce e commovente diario di un'adozione raccontato dalla voce di un papà che aspetta la sua bimba. O meglio: un papà che sa che una bimba lo aspetta.
Il rovesciamento di prospettiva porta una luce nuova sul significato dell'adozione, e il libro racconta il percorso adottivo dei genitori come fosse la ricerca per individuare, tra i miliardi di persone nel mondo, proprio quella bambina nata per diventare la loro figlia.
Scopritelo meglio nella mia recensione.