The butterfly formerly known as caterpillar.

Questo post contiene link affiliati. Cliccando sul link e facendo un acquisto su Amazon, come ho spiegato qui, riceverò una piccola percentuale. Il vostro prezzo di acquisto resterà invariato.   La mia opinione sul libro, invece, è mia e basta, e non ha nulla a che fare con le commissioni. ;)

Non è che io abbia propriamente un accento british.
Diciamo che l'inglese l'ho imparato, più che a scuola o viaggiando, con la visione integrale (10 stagioni, e per ben due volte) del cofanetto di Friends in lingua originale.
E visto che ogni volta mi dico "se solo l'avessi imparato prima e meglio", vorrei provare a rimediare ai miei errori almeno col Piccolo T. Quindi da noi, per quanto possibile, i cartoni si guardano in inglese e ogni tanto, in inglese, ci leggiamo anche qualche libro, seppur con la mia imbranatissima pronuncia "scolastica". Meglio di niente, no?



Il primo libro in inglese che abbiamo comprato è un grande classico della letteratura per i più piccoli: The very hungry caterpillar , in italiano Il piccolo bruco Maisazio, disponibile anche in versione pop-up e in versione tascabile cartonata (il piccolissimo bruco Maisazio). - link affiliati

La storia, semplicissima, è quella di un piccolo bruco che ogni giorno mangia un po' di più, fino a diventare grande e grasso. Si chiude nel bozzolo e quando esce è diventato una farfalla.
 Nulla più (o quasi) della realtà, ma in fondo, quando la natura è già una favola, non serve molto altro, no?

Il libro ha una struttura che procede per accumuli e ripetizioni, adattissima per imparare un po' di lessico quotidiano.
Ogni giorno, infatti, il bruco mangia una cosa in più:
On Monday he ate through one apple, but he was still hungry.
On Tuesday he ate through two pears, but he was still hungry.
E così, leggendo, si imparano i giorni della settimana, ma anche i numeri e i nomi dei frutti che il bruco si mangia.

Ma soprattutto, il libro ha una caratteristica che mi ha fatto venire in mente subito un gioco facile facile: le pagine, grosse e cartonate, hanno tanti buchini sui diversi cibi mangiati dal bruco.
Ed è così che ho creato per il Piccolo T

Il bruco che diventa farfalla.


Per giocare, bastano quattro cose:
  • il libro (nella versione cartonata con i buchini)
  • un nettapipe verde
  • un pennarello indelebile rosso
  • del cartoncino colorato.
Le avete tutte? Bene. Allora ritagliate due belle ali di farfalla dal cartoncino e, al centro, fate due buchini tondi.
Poi tagliate il nettapipe in modo che sia un po' più lungo (2 o 3 centimetri) della parte centrale delle ali. Ricordatevi di piegare su loro stesse le due estremità con una pinza, per eliminare le punte pericolose dal fil di ferro. Colorate con un pennarello una delle estremità per creare la "testa" del bruco e infine giocate così:


Date da mangiare al vostro bruco-nettapipe (o meglio, fatelo fare al vostro bimbo) facendolo passare nei buchini delle pagine del libro. Dire "gnam gnam" non è necessario ma fortemente consigliato.
Quando il bruco avrà mangiato tutto, fatelo allontanare lentamente (i bruchi, si sa, non sono campioni di velocità) dal libro e farelo entrare nelle ali di farfalla.
Ed ecco: metamorfosi avvenuta. The butterfly is on the table.



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