Versi di sonno, versi di bosco.

La maggior parte delle ninne nanne funziona così, con l'iterazione di immagini di altre creature, spesso animali, che dormono beate, come a dire "insomma, dormono tutti, ti dai una mossa e ti addormenti pure tu?".

Buonanotte bosco 

Non fa eccezione Buonanotte bosco di Karen Jameson, illustrato da Marc Boutavant e recentemente edito da Terre di Mezzo editore, un albo denso di sensazioni che accompagnano al sonno.

La struttura ricorda molto un'altra uscita recente: Tutto dormirà, di Astrid Lindgren. Anche qui si assiste a una passeggiata notturna nella natura, anche qui la poesia della voce e delle immagini rilassa il bambino che ascolta, creando il clima adatto alla nanna.

Se Tutto dormirà era immerso in atmosfere più misteriose, in Buonanotte bosco è la dimensione sensoriale a prevalere. I colori tenui, caldi e rilassanti e il tratteggio delle cortecce, delle pellicce degli animali e degli aghi di pino sembrano lasciar trasparire dalle pagine i profumi di resina, muschio e clorofilla del bosco autunnale e la sensazione umida delle foglie secche che hanno ormai steso un tappeto sul terreno.

 

Il suono, invece, non è quello del bosco, ma quello di una lieve poesia, tradotta con la sensibilità e la maestria di Chiara Carminati.

Tra le pagine vediamo passeggiare una bambina col suo cane, che passando accanto agli animali della foresta, dedica loro qualche verso e qualche momento di attenzione.

Buonanotte bosco 

Con un gusto che ci riporta ai nomi e ai racconti dei nativi americani, ogni animale è chiamato attraverso una sua caratteristica che diventa nome proprio. E così l'orso bruno è Ombra Enorme, il cervo Passi Leggeri, la volpe Rapide Zampe.

Mentre leggiamo, ci sembra di percepirle, queste proprietà, di veder calare la luce perché l'orso la copre, di sentire il tocco lieve degli zoccoli del cervo nel sottobosco.

A ognuno di questi animali sono dedicati quattro versi dalle rime delicate e mai cantilenanti, ricchi anch'essi di materia e sensorialità. 


Infine, la voce cambia: è il padre, che aspettava a casa, a dedicare l'ultima quartina alla figlia, Piccoli Piedi:

Esploratrice curiosa del mondo
Sguardo preciso, attento e profondo

La bambina ha accompagnato il bosco verso il sonno, e finalmente può chiudere gli occhi, in compagnia del suo cane. L'ultima pagina, senza parole, perché ormai non servono, ci mostra i suoi disegni, che raccontano il bosco e i suoi abitanti: restano lì, come un ricordo della giornata trascorsa, che attraverso i sogni la piccola sta elaborando, e che ritroverà il giorno dopo, quando il bosco, insieme a lei, si sveglierà. 


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