Le amicizie vere attraversano le stagioni, e così è anche per due protagonisti che ho molto amato e che ora sono tornati in libreria con una nuova avventura.
Nino la talpa e Topo Taddeo, i personaggi di Henri Meunier e Benjamin Chaud, già protagonisti di Nino & Taddeo dipingono la primavera e Nino & Taddeo e la torta di lombrichi, ci presentano le loro avventure estive (e una più primaverile) in Nino & Taddeo. Un'estate in tandem, edito ancora da Terre di Mezzo editore.
Ritroviamo in questo volume i consueti meccanismi del loro forte e unico legame: Nino la talpa che ci vede pochissimo e fa continue gaffes, Topo Taddeo che cerca di non farglielo pesare e anzi di aiutarlo a vivere pienamente la propria vita, il tutto immerso in un'atmosfera lenta e serena, tra i profumi e le sensazioni della natura.
Nei tre episodi che compongono questo volume vediamo i due amici fare una gita al lago, dove Nino (convinto che attorno a lui non ci sia nessuno) lascerà il suo costume al più pudico Taddeo.
Assistiamo quindi alle pulizie di primavera di Nino, che si metterà a spolverare anche l'amico.
Il testo continua a dialogare con le immagini in una complementarietà che crea ironie e contrasti: le illustrazioni ci fanno sorridere svelando tutte le sviste di Nino, che il testo non dice.
Resta molto forte la componente affettiva, in un continuo alternarsi tra umorismo e dolcezza: in ogni episodio si ride e ci si commuove nel vedere quanto Nino e Taddeo contino l'uno sull'altro.
Il terzo racconto è forse in questo senso il più intenso: qui, forse per la prima volta, vediamo Nino ricambiare gli sforzi di Taddeo, e sopperire al proprio difetto di vista per imparare a memoria una strada attraverso i suoi elementi tattili, solo per portare l'amico in gita in tandem.
Perfetto per una lettura autonoma dai sette anni ma anche per una lettura condivisa dai quattro-cinque, Nino & Taddeo. Un'estate in tandem, come gli altri titoli della serie, è un libro trasversale, che attraversa diverse età regalando a ciascuna sorrisi e risate e lasciando la sensazione che l'amicizia sia qualcosa su cui investire, sempre.
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