Nuvole in scatola
  • Home
  • Libri
    • Dalla nascita
    • Da 1 anno
    • Da 2 anni
    • Dai 3 anni
    • Dai 4 anni
    • Dai 5 anni
    • Dai 6 anni
    • Dai 7 anni
    • Dagli 8 anni
    • Dai 9 anni
    • Dai 10 anni
    • Dagli 11 anni
    • Per adulti
    • Per papà
  • Chi sono
  • Contatti
  • Affiliazione

Scuola, compiti, sport, ancora compiti e poi a dormire presto, perché c'è ancora scuola!

Non è sempre facile trovare spazio per la lettura, da bambini, soprattutto quando la lettura è ancora faticosa, non del tutto fluida. Senza contare che le proposte dedicate ai "primi lettori" sono spesso semplicistiche, un po' svilenti. Eppure non è detto che un libro "facile" da leggere, per sintassi e quantità di testo, debba essere anche un libro "semplice", superficiale, infantile.

NB: i link ad Amazon contenuti in questo post sono tutti link affiliati. Cliccando sul link e facendo un acquisto su Amazon, riceverò una piccola percentuale. Il vostro prezzo di acquisto resterà invariato. La mia opinione sul libro, invece, è mia e basta, e non ha nulla a che fare con le commissioni. ;)
 

Fortunatamente ci sono ancora editori che rispettano la dignità del lettore alle prime armi e pubblicano titoli di qualità anche per loro, e anzi, negli ultimi tempi mi sembra di notare una maggior attenzione verso questa fascia. E allora adesso che le vacanze sono alle porte, voglio lasciarvi una piccola rassegna di alcuni dei libri più interessanti per primissimi lettori e per primi lettori "avanzati", tra quelli usciti negli ultimi anni.

Per primissimi lettori.

Ho raccolto qui tre libri in stampatello maiuscolo per bimbi che hanno imparato a leggere da poco ma che non vogliono rinunciare alle belle storie, non scontate.

Zio Elefante (novità 2023)

zio elefante

Una proposta Babalibri che non ha paura di andare sotto la superficie e scoperchiare sentimenti e commozione: è la storia di un legame speciale tra zio e nipote, in un momento di difficoltà. Una scrittura che sa toccare corde profonde.

Trovate la mia recensione a questo link.


Dulcinea nel bosco stregato (2021)

Dulcinea nel bosco stregato

Una fiaba incalzante e moderna, resa preziosa dalla matita vispa di Ole Könnecke. Una storia suddivisa in capitoli, per scandire la lettura nel tempo. Da Beisler. Qui la mia recensione.


Grolefante & Topolino. Che coppia! (2021)

Grolefante e topolino che coppia

Una raccolta di tavole umoristiche che nascondono però ricchi spunti di riflessione. Un fumetto allegro come tante barzellette. Dentro i balloon il testo è in stampato maiuscolo, in minuscolo troviamo solo qualche piccola introduzione. Da Terre di Mezzo. Qui la mia recensione.


Per primi lettori... un po' più avanzati.

Quando la lettura inizia a farsi più scorrevole ma non è ancora abbastanza fluida da affrontare veri e propri romanzi, ecco che ci si può approcciare a storie un po' più lunghe, ma non così lunghe da spaventare il piccolo lettore.

Il giorno in cui la talpa (quasi) vinse la lotteria (novità 2023)

Il giorno in cui la talpa quasi vinse la lotteria Una deliziosa storia di animali del bosco, condita da ingenuità, malintesi e umorismo. Da Lupoguido. Ne avevo parlato qui.

George e Martha (novità 2023)

george e martha

Una serie di episodi brevissimi ma incalzanti, fatti di umorismo e buoni sentimenti, ma soprattutto da una coppia di protagonisti dirompenti. Da Lupoguido. Ne avevo parlato qui.


Piume in libertà (2022)

Piume in libertà

Un libro dal messaggio animalista che vede protagoniste due galline irresistibili nella loro ingenuità. Si ride, si pensa, si partecipa a un'avventura in cui la volontà porta a compiere grandi imprese. Una proposta Camelozampa di cui ho parlato qui.


Rapimento in biblioteca (2021)

Rapimento in biblioteca

Il potere dei libri in un breve romanzo in cui i cattivi trovano riscatto e l'astuzia e la gentilezza trionfano. Da Le rane di Interlinea. Ecco qui la mia recensione.

 

Ecco fatto. Sono solo sette titoli, selezionatissimi: quelli che a mio parere possono insegnare anche a chi sta ancora iniziando a leggere tutta la meraviglia di scoprire da solo le proprie storie.

Qual è una delle motivazioni più forti che spingono un bambino a leggere da solo?

La soddisfazione personale? Sì, forse.

Il desiderio di arricchire il proprio bagaglio culturale? Mh, mi sa di no.

Una delle leve più potenti, tra le tante, è quella di poter avere accesso anche a quei libri che i genitori non leggono, magari libri in cui gli adulti non fanno nemmeno una gran figura. È questa una delle chiavi del successo di un narratore straordinario come Roald Dahl, ad esempio.

Le primissime letture, quelle in stampatello maiuscolo, destinate a chi sta facendo i primi passi come lettore, non vanno di solito in questa direzione. Si tratta spesso di storie edificanti, con una forte morale, e – diciamocelo – banali e noiose.

attenta piccola pantera

E poi arriva Attenta piccola pantera!, un titolo pronto a "fregare" i genitori, con un racconto che si presenta come educativo (e lo è, ma non nel modo più classico). 

Scritto e illustrato da Quentin Vijoux e pubblicato da Sinnos con la tradizione di Federico Appel, Attenta piccola pantera! Ã¨ pensato per chi si approccia alle prime letture indipendenti, con la predominanza delle immagini sul testo, il font ad alta leggibilità in stampato maiuscolo, una sintassi semplice e una prosa diretta. La storia è quella di un padre apprensivo che raccomanda alla piccola pantera di fare attenzione, perché la giungla è piena di pericoli.

attenta piccola pantera

Anzi: qui non è solo il padre, ma tutta la giungla a riempire il cucciolo di raccomandazioni: la scimmia gli ricorda che le bucce di banana sono scivolose, il facocero lo invita a stare lontano dal fango per non sporcarsi e così via, con tutto il repertorio di "stai attento" che un adulto dedica solitamente a un bambino.

attenta piccola pantera

La piccola pantera segue attentamente i consigli del padre e degli altri animali. Il lettore lo sa bene, perché nel testo parole come "attenzione", "bene attenta" o "delicatamente" sono evidenziate; accortezza, questa, particolarmente utile per i lettori alle prime armi, che nello sforzo della decodifica possono perdersi il senso generale della storia o non notare alcuni dettagli.

Ma se la piccola pantera è ligia e obbediente, come sarà invece il papà, in quella stessa pericolosa giungla?

Come dicevo, Attenta piccola pantera! rappresenta il riscatto dei piccoli, che imparano a divertirsi leggendo e scoprono che anche i genitori, a volte, predicano bene e razzolano male.


Non ci sono temi che non si possano affrontare con i bambini, basta trovare la chiave giusta.

zio elefante


Zio Elefante di Arnold Lobel inizia con un avvenimento sconvolgente: i genitori del piccolo protagonista scompaiono. L'elefantino lo racconta in prima persona, con totale naturalezza:

Un giorno mamma e papà partirono per un giro in barca. Io non potevo andare con loro: avevo mal di gola e mi colava la proboscide. Andai a casa e mi infilai a letto.
Scoppiò un temporale.
La barca non tornò indietro.
Mamma e papà erano scomparsi in mare.

In questo incipit così drammatico trova spazio persino un dettaglio che ci fa sorridere: l'idea di un elefante con la proboscide che cola. È il flusso di pensieri di un bambino, nella sua pulita autenticità.

È così che nella vita del protagonista arriva zio Elefante, che porta il piccolo a casa con sé. Nella narrazione si incontrano in modo poetico e credibile due generazioni: il piccolo elefante studia incuriosito le rughe del vecchio zio, il cui corpo "scricchiola" quando si siede. Dal canto suo, lo zio torna bambino (e ci riesce benissimo!) per sollevare i pensieri del piccolo e farlo sorridere. Lo fa con una spontaneità incredibile, tanto che lo ritroviamo a contare i pali che scorrono lungo il paesaggio attraversato dal treno (chi, se non un bambino, lo fa?).

zio elefante

Abbiamo conosciuto Arnold Lobel in Rana e Rospo sempre insieme, edito anch'esso da Babalibri, e di lui ritroviamo l'arguzia e la cura nei dettagli, ma al posto del lieve nonsense del primo libro di cui vi ho parlato, c'è in Zio Elefante una sorta di lieve profondità.

La prosa serena e piana riesce a grattare sotto la superficie rivelando nei dettagli della narrazione un meraviglioso complesso di emozioni: la paura, l'incertezza, l'affetto, la commozione, il sollievo, l'allegria, la tristezza. Anche le immagini trasmettono un grande calore, nelle figure e negli sguardi dei due protagonisti e nei colori mai troppo accesi.

Se dalle prime pagine Zio Elefante può sembrare una semplice raccolta di episodi sparsi, di storie di zio e nipote, senza una reale trama complessiva portante, scopriamo verso la fine una potente circolarità. Dialoghi e dettagli ritornano e ritrovano un senso, una compiutezza, lasciando qualche brivido di emozione in più al lettore.

In Zio Elefante Lobel ha la capacità di portare lo spessore di un romanzo in un libro di poche pagine dedicato ai primi lettori (in stampato maiuscolo, addirittura!): perché anche chi inizia a leggere si merita la buona letteratura.


Se fossero state scritte in questo decennio, le avventure di George e Martha sarebbero state probabilmente raccontate come un inno alla body positivity.

 george e martha

Sì, perché i due strabordanti ippopotami protagonisti di queste deliziose storie illustrate dimostrano un'invidiabile autostima, tanto che lui è convinto di poter volare in mongolfiera e lei passa la giornata a rimirarsi allo specchio e interpreta una leggiadra farfalla in uno spettacolo di danza.

Ma no, non si tratta (per fortuna) di racconti mirati a lanciare qualche messaggio di questo tipo: i due irresistibili protagonisti nati dalla matita dell'americano James Marshall tra gli anni Settanta e Ottanta ci coinvolgono in avventure spensierate, allegre, dall'umorismo arguto ma mai sopra le righe.

È come sempre splendida l'operazione editoriale di Lupoguido, che ha portato in Italia, con la traduzione d'autore di Segio Ruzzier, una raccolta di quattro dei sette volumi originali (George e Martha, George e Martha ancora!, George e Martha sorgi e splendi, George e Martha una bella giornata), in un'edizione dalla copertina rigida che rende onore alla preziosità dell'opera e che raccoglie anche una prefazione scritta da Maurice Sendak, grande estimatore di questa serie, per la raccolta completa uscita negli Stati Uniti nel 1997 (niente paura: Lupoguido porterà in Italia anche gli episodi mancanti).

Lo splendido volume segnala con una pagina colorata e una "copertina" interna il passaggio da uno dei volumi originali all'altro, ma le storie si leggono tranquillamente una di seguito all'altra, senza avvertire passaggi significativi tra le parti.

george e martha

George e Martha Ã¨ composto da tante storielle illustrate brevi, brevissime, potrebbero sembrare delle vignette con un po' di trama in più. A sinistra il testo, narrato da un punto di vista esterno e imparziale, che non si lascia andare a commenti o interpretazioni, a destra l'immagine riquadrata, che ci mostra i due buffi ippopotami, che in pochi tratti di matita sanno comunicare un'incredibile varietà di espressioni.

george e martha

Placidi e positivi, George e Martha affrontano la vita quotidiana e qualche piccola avventura in più. Più ingenuo lui, più smaliziata lei, con le sue meravigliose gonnellone colorate, sono amici per la pelle (ma leggendo del loro rapporto, viene da sperare che tra loro nasca qualcosa in più).
I due si stuzzicano, si fanno dispetti, ma si supportano a vicenda nelle difficoltà e sono capaci di mentire per non mortificare l'altro, quando serve.

Ogni episodio è introdotto da una tavola dedicata al titolo, che sembra quasi il cartello iniziale di una sit com (in effetti George e Martha è diventata anche una serie animata). Anche il ritmo è quello di una serie di brevi sketch che si susseguono, lasciando molti spazi vuoti che il piccolo lettore impara gradualmente a colmare: a volte è la battuta umoristica che deve essere compresa, a volte il testo va integrato con l'immagine per coglierne il senso, altre volte ancora bisogna leggere tra le righe l'intenzione di un gesto.

Le storie, solari, ariose e scanzonate, non sono dunque mai "facili" e scontate, ma attivano sempre quel pensiero in più, che permette al bambino di partecipare attivamente alla costruzione del senso e, alla fine, di godersi meglio la lettura.

Ne ha messe in fila di cose, ma soprattutto di animali, Tomoko Ohmura!

Il libro che l'ha resa più famosa è proprio Tutti in coda, ma vi avevo presentato anche Che succede in fondo al mare?, un albo in qualche modo gemello (e non è il solo).

presto ci aspettano

Alla serie si aggiunge oggi Presto, ci aspettano, sempre edito da Babalibri. Anche stavolta l'ossatura dell'albo è la medesima: una serie di animali (stavolta il doppio: un centinaio) in fila uno dietro l'altro, verso un finale che il piccolo lettore attende con curiosità. A meno che non si perda prima nell'esplorazione.

Già, perché la particolare struttura di questi albi "in coda" dà al bambino una doppia possibilità di fruizione: da un lato può godersi la narrazione, assistendo velocemente alla sfilata che si svolge nelle pagine a sviluppo orizzontale davanti ai suoi occhi, dall'altro può soffermarsi ad analizzare i particolari, a distinguere le specie presentate, indovinarne il nome (ipotizzando che, vista l'età prescolare di riferimento, il piccolo non sappia ancora leggere lo stampato minuscolo), scoprire differenze più o meno sottili, come quelle tra un puma e un ghepardo, o tra un tritone e una salamandra. 

Un'altra differenza tra Presto, ci aspettano e i suoi predecessori sta nello stile illustrativo: gli animali qui rompono le righe per disporsi su un piano leggermente più ampio e interagire con uno sfondo che è molto più vario e più presente, sia visivamente (la pagina è piena, ricca di dettagli), sia nel rapporto con i personaggi: un riccio che si infila in un tronco cavo, un suricato e un cane della prateria che salutano due bambini quando il corteo passa nel centro di un villaggio.

presto ci aspettano

Il percorso porta infatti gli animali da un ambiente naturale a uno più antropizzato, ma perché?

Non posso dirlo senza spoiler, ma ometterlo toglierebbe gran parte del senso dell'albo: gli animali, tutti adulti, si riuniscono alla fine ai loro cuccioli, lasciati all'asilo durante il giorno.

Presto, ci aspettano si trasforma così, nell'ultima pagina, in un albo che racconta il distacco e il ricongiungimento, ma scatena anche la curiosità nel riconoscere i piccoli di una specie, dopo aver già incontrato i genitori. Piccola occasione persa: i cuccioli sono tutti la versione più piccola degli adulti, senza varianti curiose che investano ad esempio la metamorfosi. Il piccolo della rana, per intenderci, non è un girino, ma una rana piccola.

Resta il piacere di scoprire tutti gli animali che si è in grado di riconoscere, e di vedere con quale allegria e con quanti sorrisi, la sera, corrono tutti dai loro cuccioli.


Mi è capitato spesso di vedere film o serie tv che mi ricordassero qualche libro che avevo letto, più raramente il contrario.

Le inquietanti storie di Weird Street
 

È successo con Le inquietanti storie di Weird Street dell'inglese Anne Fine, pubblicato da Biancoenero edizioni con le illustrazioni di Luca Scandurra, che mi ha riportato immediatamente nelle atmosfere di Gortimer Gibbon, una serie per bambini che abbiamo visto (e adorato) su Prime Video.

È da lì, quindi, cha parto, perché sono molte le cose in comune.

C'è un gruppo di tre ragazzi che si racconta delle storie.

C'è una strada, che qui è Weird Street (strada strana), mentre nella serie è ironicamente Normal Street.

Ci sono avvenimenti misteriosi, legati alla città dove vivono i ragazzi.

Sono tutti ingredienti che toccano corde sensibili, e non solo nei bambini: l'amicizia, le radici, le paure, il mistero.

Le inquietanti storie di Weird Street

Tra voci che sussurrano nei sogni, persone scomparse, tesori nascosti e case funestate da oscure maledizioni, Le inquietanti storie di Weird Street è una meravigliosa lettura di gruppo per un pigiama party (magari ad halloween!), ma anche una coinvolgente lettura solitaria per chi cerca forti emozioni ma non è ancora in grado di affrontare lunghi romanzi.

Le inquietanti storie di Weird Street


Lungo meno di 60 pagine e stampato in font ad alta leggibilità, Le inquietanti storie di Weird Street offre un agevole tuffo nella tensione anche per chi non è ancora fluido nella lettura. Le illustrazioni dai forti contrasti, più che descrivere le scene ne evocano le atmosfere, permettendo di immergersi totalmente nel mistero.

I tre racconti ricordano le leggende urbane che avvolgono alcuni luoghi o alcune persone, dove il naturale e il soprannaturale si intrecciano indissolubilmente. Ecco: la grande differenza tra libro e serie tv (che, a quanto ne so, non c'entrano nulla l'uno con l'altra) sta nelle atmosfere, che nella serie sono luminose e allegre nonostante qualche momento di tensione, mentre nel libro restano velate da qualcosa di inafferrabile. È nella sensazione, nel colore, che due prodotti tanto simili si rivelano infine molto diversi.

Nel dubbio, io ve li consiglio entrambi,


Post più recenti Post più vecchi Home page

Eccomi

Copywriter e anche un po' account, co-autrice di fumetti, dilettante (ma appassionata) del fai da te, navigatrice compulsiva, divoratrice di libri e di serie TV. Divido la casa con un marito, tre figli e parecchi gatti di polvere.

Segui le nuvole

Newsletter

* indicates required

POPULAR POSTS

  • Goodbye, qualsiasi cosa significhi.
  • Svish, splash, squelch, scric, fiuuu!
  • Mio figlio non parla! I libri per stimolare il linguaggio.
  • Nuvole in barattolo.
  • Il mostro mangiacapelli

Temi

animali 70 scienza 44 amicizia 29 diversità 29 fantasia 29 natale 28 papà 24 cani 23 nanna 21 disegno 19 regali 19 rime 19 natura 18 scuola 16 condivisione 14 fratelli e sorelle 14 paure 14 emozioni 12 halloween 12 avventura 11 morte 11 onomatopee 11 cibo 10 corpo umano 10 lettura 10 pannolino 10 amore 9 autostima 9 crescita 9 ecologia 9 mamma 9 mostri 9 nonni 9 silent book 9 punti di vista 8 ambiente 7 bullismo 7 esperimenti 7 gatti 7 interattivo 7 supereroi 7 mare 6 matematica 6 noia 6 scrittura 6 storia 6 educazione 5 favole 5 inserimento 5 neve 5 regole 5 compleanno 4 difetti 4 dinosauri 4 famiglia 4 primavera 4 capricci 3 esplorazione 3 estate 3 gallucci 3 in viaggio 3 lentezza 3 maestra 3 neogenitori 3 neonato 3 resilienza 3 tempo 3 vacanze 3 autonomia 2 buio 2 carnevale 2 cucu 2 disabilità 2 macchine 2 autunno 1

Search This Blog

Blog Archive

  • ►  2024 (32)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (3)
    • ►  ottobre (2)
    • ►  settembre (3)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (3)
  • ▼  2023 (54)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (7)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (4)
    • ►  luglio (1)
    • ►  giugno (6)
    • ▼  maggio (6)
      • L'estate è fatta per leggere.
      • Attento, papà!
      • Rughe di bambino
      • Leggeri come ippopotami.
      • Mettiamoli tutti in riga!
      • Mistero sulla strana strada.
    • ►  aprile (5)
    • ►  marzo (8)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2022 (81)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (8)
    • ►  luglio (1)
    • ►  giugno (9)
    • ►  maggio (9)
    • ►  aprile (7)
    • ►  marzo (10)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2021 (111)
    • ►  dicembre (13)
    • ►  novembre (14)
    • ►  ottobre (12)
    • ►  settembre (12)
    • ►  luglio (1)
    • ►  giugno (9)
    • ►  maggio (12)
    • ►  aprile (12)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (8)
  • ►  2020 (102)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (11)
    • ►  ottobre (10)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (9)
    • ►  maggio (8)
    • ►  aprile (9)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (9)
  • ►  2019 (101)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (12)
    • ►  ottobre (10)
    • ►  settembre (9)
    • ►  luglio (10)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (9)
    • ►  aprile (8)
    • ►  marzo (10)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2018 (79)
    • ►  dicembre (8)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (9)
    • ►  luglio (3)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (8)
    • ►  aprile (8)
    • ►  marzo (7)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2017 (62)
    • ►  dicembre (7)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (5)
    • ►  luglio (6)
    • ►  giugno (6)
    • ►  maggio (7)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2016 (44)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (4)
    • ►  maggio (5)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2015 (38)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  settembre (5)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (5)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2014 (34)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (3)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  settembre (4)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (3)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (2)

Copyright © Nuvole in scatola. Designed by OddThemes