Trappole per gnomi

"Non sono stato io!" è il mantra di quasi tutti i bambini, e la ricerca di un capro espiatorio per i piccoli pasticci quotidiani è uno sport molto praticato nell'infanzia.
Immaginate quanto possa essere catartica la lettura di un libro in cui in effetti il protagonista può dire a ragion veduta "È stato lui".

Ho catturato uno gnomo 

Ho catturato uno gnomo, di Alberto Lot (Sinnos editrice) unisce la vocazione al pensiero magico dell'infanzia, la curiosità entomologica dei bambini e il piacere di dare la colpa a qualcun altro.

Ho catturato uno gnomo

Quando iniziano ad accadergli strani piccoli incidenti, il protagonista di Ho catturato uno gnomo, che ci racconta la sua storia in prima persona, dà inizialmente la colpa ad Anselmo, il terribile gatto dei vicini, finché un giorno coglie sul fatto il colpevole: uno gnomo, che corre velocissimo lasciando dietro di sé una scia di profumo di rosmarino.

Ho catturato uno gnomo 

Non è lo gnomo che tutti ci aspettiamo, un placido e sereno abitante dei boschi, ma un essere dispettoso e bisbetico, che non ha nemmeno una giustificazione per le proprie malefatte. Insomma, non immaginatevi storie moraleggianti, come il riscatto di un essere vicino alla natura che si scaglia contro l'uomo che lo disturba. Niente di tutto questo: Ho catturato uno gnomo parla ai bambini con la voce dei bambini, risponde al loro bisogno di esplorare e di inventare storie, senza dar loro troppe spiegazioni.

 Ho catturato uno gnomo

È deliziosamente bambina anche la trappola con cui il protagonista cattura il piccolo gnomo: un vasetto di vetro legato a un filo, e come esca una caramella alla fragola.

Ho catturato uno gnomo

E poco importa come andrà avanti la storia (perché sì, andrà avanti, e avrà ancora tranelli, e scherzi e anche un finale dal sapore dolce), perché da questo momento l'attenzione del libro (e del bambino, c'è da giurarci) sarà tutta lì: su questo gnomo catturato e chiuso nel vasetto come un insetto trovato in giardino. Un essere da scrutare e analizzare con curiosità scientifica, perché mai prima d'ora si è visto uno gnomo così da vicino.

Le illustrazioni indulgono su questi primi piani della creatura nel barattolo, che si ripetono lungo le pagine. Lo gnomo è trattato per metà come essere senziente, per metà come oggetto di studio: il protagonista prova a nutrirlo, a esaminarlo, a dialogare con lui. Quale bambino non farebbe altrettanto? Il piccolo lettore può godere di questa esperienza per interposta persona e provare nella sua mente parte dello stesso piacere, mentre nel mondo reale fa esperienza di un piacere diverso, più concreto: quello delle su prime letture.

Ho catturato uno gnomo, scritto in stampatello maiuscolo ad alta leggibilità e con poche semplici frasi, dà al lettore la soddisfazione di una storia articolata in più momenti e con un arco narrativo sufficientemente lungo da avvincere e coinvolgere, eppure alla portata delle sue capacità. Una storia che guarda oltre e apre a nuove immaginazioni.

 Gnomo in vasetto

(Cosa fareste, voi, se riusciste a mettere uno gnomo in un vasetto?)


Drago in vasetto


(E perché non un drago?).


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