Sono un po' allergica ai libricini di "esercizi" o di disegni da colorare.
Però, d'altra parte, credo che nemmeno limitarsi al disegno libero a tutti i costi sia una scelta vincente, perché a volte la creatività nasce proprio dall'imposizione di regole e limiti entro i quali stare (o non stare).
Con La cucina degli scarabocchi, edizioni L'ippocampo, Hervé Tullet coinvolge i bambini in un mix perfetto tra libertà d'espressione e confini tracciati, come solo lui sa fare.
(Non devo spiegarvi chi sia Hervé Tullet, vero? E li avete visti i suoi ultimi libri d'arte per piccolissimi, vero?)
La cucina degli scarabocchi si presenta come un libro di ricette.
Ma le ricette hanno nomi come "Insalata veloce di cerchi", "Delizia di scarabocchi", "Minestra di zig zag" e "Insalata di mani".
Tullet invita i bambini a mettersi in gioco non con cibo e pentole, ma con matite, pennarelli e colori.
Gli ingredienti, elencati nei risvolti, sono infatti punti, cerchi, forme, linee e ghiribizzi.
Il grande formato (25 x 34,5 cm) permette di dare sfogo alla creatività senza sentirsi costretti da margini troppo limitati.
Il libro, in bianco e nero (per esaltare meglio l'apporto del bambino), contiene qualche pagina colorata con alcuni "esercizi" in più, come piatti già disegnati a cui dare un nome.
la cucina di carta
In sostanza, si tratta della versione tridimensionale e materica di La cucina degli scarabocchi di Tullet.
Ho preso un grande foglio di carta e ho ritagliato un piatto e un tovagliolo di carta colorata.
Abbiamo preparato una pizza.
0 commenti