Se c'è una cosa che nei libri e nelle storie rende gli animali simili agli uomini, più ancora dell'immagine antropomorfa, sono i sogni. Nei libri e nelle storie, gli animali sognano come esseri umani, hanno ambizioni, speranze e desideri, ed è questo che fa la differenza.
Viola, la protagonista di La maialina, la bicicletta e la luna, ha una vita tranquilla e serena, ma un giorno vede un bambino ("Un animaletto su due piedi, con orecchie tonde e nessuna coda attorcigliata") su una bicicletta, e da quel momento andare in bicicletta diventa il suo sogno.
Così una sera scappa dal porcile e prende la bicicletta rossa appoggiata al muro.
Certo, all'inizio non è semplice come crede: lo sanno tutti i bambini che ci hanno provato. Se non pedali abbastanza forte, la bicicletta cade di lato.
Per fortuna, Viola ha un bel po' di assi nella manica, almeno tre: la sua tenacia nel continuare a provare a ad allenarsi, la sua inventiva nel trasformare gli oggetti attorno a lei in strumenti indispensabili, come il casco ricavato da una padella, e soprattutto, tutti i suoi amici della fattoria, che la incitano e la aiutano in tutti i modi.
L'autrice canadese Pierrette Dubé ha trasformato un'esperienza comune a quasi tutti i bimbi in un'avventura, che ci parla anche di costanza e di amicizia.
E il tratto espressivo e umoristico di Orbie, l'illustratrice, rende la storia quasi viva, a metà tra il fumetto e il cartone animato. Sembra quasi di vedere Viola guardarsi in giro, stringere i denti, voltarsi indietro, e vedere i suoi sorrisi e le sue espressioni mette un'irrefrenabile allegria.
La maialina, la bicicletta e la luna è perfetto da proporre tra le prime letture autonome per chi sta imparando a leggere: semplice, di media lunghezza (48 pagine, molto illustrate), con un formato piccolo e maneggevole e scritto con lo speciale font in stampatello maiuscolo Leggimiprima di Sinnos, ad alta leggibilità .
E se anche qualcuno dei vostri animaletti di peluche (o meglio, viste le dimensioni, qualche sorpresina dell'ovetto) ha il sogno di andare in bicicletta, potete esaudirlo con due bottoni, due graffette e un paio di pinze.
Modellando la graffetta più piccola attorno a una ruota-bottone (che dovrà essere libera di ruotare), create un piccolo manubrio.
Nel preparare il resto del telaio con la graffetta più grande, create un anello che passi attorno al "tubo" del manubrio.
In questo modo potrete unire i due pezzi lasciando al manubrio libertà di girare.
Ora non vi resta che cercare una pista ciclabile adatta, tra camera e salotto. In prossimità delle piste dei trenini, però, rispettate i passaggi a livello!
Viola, la protagonista di La maialina, la bicicletta e la luna, ha una vita tranquilla e serena, ma un giorno vede un bambino ("Un animaletto su due piedi, con orecchie tonde e nessuna coda attorcigliata") su una bicicletta, e da quel momento andare in bicicletta diventa il suo sogno.
Così una sera scappa dal porcile e prende la bicicletta rossa appoggiata al muro.
Certo, all'inizio non è semplice come crede: lo sanno tutti i bambini che ci hanno provato. Se non pedali abbastanza forte, la bicicletta cade di lato.
Per fortuna, Viola ha un bel po' di assi nella manica, almeno tre: la sua tenacia nel continuare a provare a ad allenarsi, la sua inventiva nel trasformare gli oggetti attorno a lei in strumenti indispensabili, come il casco ricavato da una padella, e soprattutto, tutti i suoi amici della fattoria, che la incitano e la aiutano in tutti i modi.
L'autrice canadese Pierrette Dubé ha trasformato un'esperienza comune a quasi tutti i bimbi in un'avventura, che ci parla anche di costanza e di amicizia.
E il tratto espressivo e umoristico di Orbie, l'illustratrice, rende la storia quasi viva, a metà tra il fumetto e il cartone animato. Sembra quasi di vedere Viola guardarsi in giro, stringere i denti, voltarsi indietro, e vedere i suoi sorrisi e le sue espressioni mette un'irrefrenabile allegria.
La maialina, la bicicletta e la luna è perfetto da proporre tra le prime letture autonome per chi sta imparando a leggere: semplice, di media lunghezza (48 pagine, molto illustrate), con un formato piccolo e maneggevole e scritto con lo speciale font in stampatello maiuscolo Leggimiprima di Sinnos, ad alta leggibilità .
E se anche qualcuno dei vostri animaletti di peluche (o meglio, viste le dimensioni, qualche sorpresina dell'ovetto) ha il sogno di andare in bicicletta, potete esaudirlo con due bottoni, due graffette e un paio di pinze.
Modellando la graffetta più piccola attorno a una ruota-bottone (che dovrà essere libera di ruotare), create un piccolo manubrio.
Nel preparare il resto del telaio con la graffetta più grande, create un anello che passi attorno al "tubo" del manubrio.
In questo modo potrete unire i due pezzi lasciando al manubrio libertà di girare.
Ora non vi resta che cercare una pista ciclabile adatta, tra camera e salotto. In prossimità delle piste dei trenini, però, rispettate i passaggi a livello!