Mirare, sparare, pipì!

Vi divertite mai a inventare dei "superpoteri di famiglia"? Noi lo facciamo spesso: il Piccolo T ha il super-salto sul materasso, il Piccolo D la super-puzzetta, papà il super-lancio di pallone e io il super solletico.


Super P, invece, ha la super-pipì.
Una pipì così potente che può riempire intere piscine e fare centro in un wc da metri di distanza.


Quando un giorno, in città, arriva l'abominevole Uomo delle Nevi, Orsetto si rivolge fiducioso a Super P, il suo supereroe. Ma Super P non si sente tanto super, e chiede a sua volta aiuto a dei supereroi più classici: Superman, Spiderman, Batman.


Tutti, però, hanno altro da fare: curarsi il raffreddore, aspettare che la mamma rammendi la super-tuta, fare la nanna.
È proprio il caso che Super P si dia da fare e dimostri da solo quanto vale. Ce la farà a sconfiggere il temibile nemico?


L'universo descritto da Benjamin Leroy e Jaap Robben in Super P (scritto in font ad alta leggibilità e edito da Sinnos) è un mondo fatto di bambini, in cui gli adulti ci sono, ma fanno da contorno. È come se quella del protagonista fosse un'avventura della fantasia, incorniciata dai piccoli ostacoli che fanno da contorno a ogni gioco: l'amico malato, quello che non può uscire.
Anche i supereroi sono tutti bambini (tranne He-Man: lui è un vecchietto ormai troppo lento per salvare l'universo), e a festeggiare il protagonista al termine della sua impresa sono bimbi e animaletti insieme: i perfetti abitanti dell'immaginazione.

Tutta la storia di Super P, insomma, può essere letta come un gioco, o forse una scusa per giustificare quel piccolo contrattempo che ha bagnato la sua tuta.
Ma che importa: quello che conta è divertirsi con il proprio superpotere, qualunque esso sia.

A proposito, volete anche voi diventare dei supereroi e salvare degli innocenti con un super-getto?


Prima di tutto, mettetevi nei panni dei cattivi e intrappolate degli ostaggi: vi serviranno dei personaggi piccoli piccoli (quelli delle sorpresine degli ovetti, ad esempio) e dei piccoli contenitori: io ho usato dei bicchieri di plastica.
Rieempite i contenitori d'acqua fino a sommergere i personaggi, poi infilateli in freezer.

Ed ecco le vostre vittime innocenti intrappolate in un blocco di ghiaccio.


Per liberarle, usate uno spruzzino, o un gioco da bagnetto, e cercate di sciogliere il ghiaccio.
Il gioco può diventare una gara a chi libera per primo il personaggio.
Oppure si può trasformare in un piccolo esperimento scientifico: funziona meglio l'acqua calda o quella fredda? Quella dolce o quella salata?


Quello che conta è sentirsi degli eroi!

PS: per esercitarsi nei piccoli gesti eroici quotidiani, il risguardo di Super P contiene un adesivo da attaccare al wc, così i vostri piccoli supereroi potranno allenarsi a prendere la mira.


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