Sembra un diario ma non è.

Si dice sempre che i grandi, spesso, dimenticano cosa significhi essere bambini. C'è forse, però, qualcosa di peggio: i grandi dimenticano anche cosa significhi essere adolescenti.

Ci dimentichiamo le sensazioni, i pensieri, ma soprattutto ci dimentichiamo di aver fatto cose imbarazzanti, di aver usato un linguaggio ridicolo, di aver sfidato il nostro stesso senso dell'etica verso gli altri. Se ripensassimo a noi da adolescenti – se ci pensassimo davvero, ricordando tutto e non solo quello che teniamo tra i ricordi più cari – probabilmente ci giudicheremmo piuttosto male, con i nostri canoni attuali, e probabilmente è questa una delle principali ragioni per cui comunicare con un adolescente ci riesce così difficile. 

Il libro che ti aiuta a comunicare meravigliosamente con tutti gli umani
Il libro che ti aiuta a comunicare meravigliosamente con tutti gli umani di Françoize Boucher (edito da Il Castoro) parla a preadolescenti e adolescenti usando il loro linguaggio. In effetti, aprendo il libro, sembra di avere a che fare con una pagina di diario, tutta disegnini, punti esclamativi, freccine e sottolineature fluo.

Il libro che ti aiuta a comunicare meravigliosamente con tutti gli umani

Il libro che ti aiuta a comunicare meravigliosamente con tutti gli umani è un manuale, ma senza troppe elucubrazioni o approfondimenti: va dritto al sodo, con consigli pratici (e sensati) su come approcciarsi con il prossimo. Inizia con alcuni trucchi che potremmo accostare a quelli per il public speaking, sulla postura, il tono di voce, la chiarezza espositiva, per poi passare dalla forma al contenuto.

Il libro che ti aiuta a comunicare meravigliosamente con tutti gli umani

E allora Il libro parla al suo lettore come fosse un buon amico, suggerendogli come gestire i segreti, su come dosare la schiettezza per non mentire ma d'altra parte non ferire le persone, tracciando schemi che forse semplificano un po' la realtà ma di sicuro forniscono delle linee guida chiare e di buon senso.

Il libro che ti aiuta a comunicare meravigliosamente con tutti gli umani

Perché un'altra caratteristica di adolescenti e preadolescenti (di oggi e di ieri) è che non sempre riescono a capire che si può far male con le proprie parole, o che a volte è meglio chiedere e non aspettarsi che gli altri capiscano telepaticamente le tue esigenze, o su come una piccola bugia può evolvere in un piano inclinato di conseguenze che non portano a nulla di buono. 

Perfette anche per spronare i più timidi e per dare una pacca sulla spalla a chi difetta un po' di autostima, queste pagine incoraggiano a parlare, a interagire dal vivo prima che sui social, a tenere una mente aperta alle opinioni e ai pensieri degli altri, per instaurare dinamiche positive.

Il testo di questo libro è ridotto al minimo, i consigli non sono supportati da un substrato teorico: visto così, Il libro che eccetera eccetera potrebbe sembrare rivolto anche a un target più basso, di primi lettori, ma nonostante la sua semplicità, la sua lettura richiede una certa dose di domande su se stessi, quelle che ancora non sono sfociate in una vera e propria autoconsapevolezza, ma che con l'esperienza (e con letture come questa) negli anni potranno farlo.

È un libro allegro, scanzonato, in qualche modo assolutorio, perché fa capire che no, non si è i soli ad avere difficoltà, ma in quella parola nascosta nel suo titolo, "umani", c'è molto di più di un tono ironico. È comunicare che ci rende umani, e imparare a farlo bene è un ottimo punto di partenza per crescere con umanità.


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