Oggi invento l'impossibile.

La creatività è un gioco di paletti: paletti da mettere, paletti da togliere.
Bisogna scegliere un ambito entro il quale muoversi, perché le possibilità infinite confondono e non aiutano a focalizzarsi.
Ma è allo stesso tempo necessario togliere dalla propria mente ogni eccesso di razionalità e di limiti autoimposti, per poter generare qualcosa di davvero nuovo.


Il manuale del piccolo inventore di Terre di mezzo editore, riesce a lavorare proprio su questo equilibrio: dare dei confini, togliere dei limiti.
Il libro, molto curioso, nasce da un progetto ancora più singolare: littleinventors.org, una community che raccoglie migliaia di progetti dei bambini di tutto il mondo, facendoli realizzare a tecnici esperti e dando loro visibilità, con la meravigliosa missione di essere
a creative education organisation that inspires imagination  
by taking children’s amazing ideas seriously.
"Prendere sul serio le idee sorprendenti dei bambini": trovo che sia una dichiarazione d'intenti portentosa, qualcosa che dovrebbe ispirare insegnanti, educatori, genitori e tutti coloro che con i bambini hanno a che fare.


Torniamo al libro: dopo una breve presentazione del progetto, Il manuale del piccolo inventore dà ai bambini una breve spiegazione di cosa sia un'invenzione, e della sua importanza nella storia dell'uomo.
Parte poi, in modo fantasioso e non strutturato, con una serie di spunti e di metodi per trovare la propria invenzione: dall'osservazione dei problemi da risolvere alle associazioni di idee, dalla ricerca di nuovi punti di vista all'osservazione delle persone a cui l'invenzione potrebbe servire.

Il manuale contrappone continuamente piccoli spunti di metodo a una serie di esempi concreti e al tempo stesso assolutamente fantasiosi.
Troviamo molte pagine da compilare, che rendono il libro una sorta di "corso per inventori" e aiutano a focalizzare i punti base per la creazione di ogni invenzione, dalla creazione di una mappa mentale alla descrizione dell'invenzione stessa.


E praticamente in ogni pagina, troviamo le idee più strampalate, come la sciarpa-elica per volare o la batteria da polso.


Nella maggior parte dei casi si tratta di oggetti inutili se non addirittura impossibili, ma è proprio questa la forza di questo testo: aiutare i ragazzi a non vergognarsi delle proprie idee, a non reprimerle, a lasciar loro libero sfogo, perché solo così potranno crescere.

Ecco perché accanto alle illustrazioni troviamo anche le fotografie dei prototipi scelti dal progetto Little Inventors per essere realizzati concretamente.


Il manuale del piccolo inventore è una lettura agile, fatta di pochi testi e molta, molta immaginazione.
Un compendio destrutturato ma utilissimo, che farebbe bene anche a molti adulti, per riprendere contatto con quella loro parte creativa che la crescita ha messo a tacere.

Ho consegnato il libro al Piccolo T, insieme a una scatola di "cose per inventori" creata nel tempo, raccogliendo corde, tubi di cartone di carta igienica e carta da cucina, cannucce, contenitori di sorpresine, vecchi rocchetti di filo esauriti, tappi, tanti "pezzi" avanzati dal montaggio dei mobili Ikea.


Dopo una decina di minuti, questo materiale era diventato una carrucola solleva-Lego.
Forse non un'invenzione geniale, è vero, ma che ha prodotto già i suoi effetti benefici: almeno un'oretta di gioco senza richieste di videogame o tv. Questa carrucola solleva anche lo spirito di iniziativa, evidentemente.


0 commenti