Siate orsi!

Immaginate un documentario, di quelli che seguono passo passo la vita di un animale.
Ora, immaginatelo raccontato dall'animale stesso, con le sue sensazioni, gli odori che sente, le emozioni che prova.

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Ursula. La vita di un'orsa nei boschi d'Italia, di Giuseppe Festa, fa seguito a Lupinella, il libro della stessa collana di Editoriale Scienza, che raccontava la storia di una lupa delle Alpi.

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L'orsa Ursula racconta la sua vita in prima persona, mentre un calendario e la scansione in capitoli tengono conto della sua età.
Dalla scoperta della propria tana, dell'odore della mamma e di quello del fratello, fino alla crescita, all'esplorazione del mondo e alla sua indipendenza dalla madre, Ursula ci descrive episodi, sensazioni, pensieri, certamente un po' umanizzati ma che rendono bene l'idea dell'evoluzione e dei meccanismi biologici e comportamentali di questo mammifero.

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Ogni brano è accompagnato da un breve approfondimento da parte di una "orsologa", che dà una spiegazione aggiuntiva a quello che la protagonista racconta, riportando l'esperienza individuale a una più generale caratteristica della specie. 
Gli approfondimenti sono curati dai ricercatori del Muse di Trento – da tempo impegnati nello studio e nella tutela dell'orso bruno – in modo puntuale ma sempre semplice e alla portata dei bambini. 

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Le illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio trasmettono una vicinanza quasi sensoriale con il protagonista, mentre il testo, dal taglio rigoroso ma dal tono più umoristico rispetto a Lupinella, rende Ursula più "personaggio", con la sua simpatia e il siparietto finale di ogni capitolo, in cui esprime ogni volta con le sue parole il suo irrefrenabile sonno.

Ursula si chiude con alcuni giochi per vivere il bosco come un vero orso, sviluppando i sensi e l'osservazione, come quello che invita a tendere uno spago tra gli alberi e seguirlo, bendati, per scoprire i profumi della natura.

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E anche se non avete un bosco a disposizione, potete provare l'esperienza nel giardino di casa, o addirittura a casa vostra, tendendo un filo tra alberi oppure mobili.
Se create un percorso circolare, l'esperienza può tramutarsi anche in gara: a ogni tappa, inserite un oggetto profumato (delle spezie, un profumatore per ambienti, una ciotola piena di shampoo o detersivo) e sfidatevi a riconoscere la tappa in cui vi trovate soltanto dall'odore.

È uno dei pochi giochi da fare in compagnia in cui vi si chiede di... essere un po' orsi!


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