Tu sei qui, e anche il papà.

C'è una sorta di foga creativa che coglie certi artisti quando diventano genitori. 
Hanno appena dato vita alla loro opera più importante – un figlio – ed è come se volessero replicare l'atto creativo anche sul lavoro, convogliando questa infinita emozione in qualcosa che resti.
È quello che è successo a molti cantanti, e anche ad alcuni scrittori.


Per nostra fortuna, è successo anche a Oliver Jeffers, che dopo essere diventato papà ha scritto e disegnato Noi siamo qui. Dritte per vivere sul pianeta Terra, edito in Italia da Zoolibri.


Noi siamo qui si presenta come un manuale per spiegare il mondo nel modo più semplice possibile a un bimbo appena nato.
Si parte dalla nostra posizione nel cosmo, dal nostro pianeta, composto da acqua e terraferma. Sembra tutto molto semplice e forse anche banale, ma qui sta parlando Oliver Jeffers, e con lui di banale c'è sempre poco.


Mentre ci incantiamo davanti alle sue immagini, non possiamo non pensare all'immensità di cose da scoprire, da imparare e da vivere che ha di fronte un neonato.
Mentre seguiamo le sue spiegazioni, ci rendiamo conto di quanto tutto sia troppo per essere spiegato.
E tra un appunto scientifico (la posizione della Terra nel sistema solare) e uno lessicale (le differenze tra caldo e freddo, ad esempio) spunta qualche lezione in più: quella sul rispetto di ogni forma vivente e di ogni persona, in tutte le sue varietà.


Non manca naturalmente qualche nota ironica, come la presenza del Dodo tra gli animali, o la distinzione tra giorno e notte, in cui Jeffers raffigura il figlio nel lettino e, spiegando che la notte serve per dormire, sottolinea il concetto con un "siamo d'accordo?".


Jeffers dà al figlio neonato una lezione di vita senza dettargli la strada. Non dice chi dovrà diventare, ma gli spiega semplicemente come stanno le cose al momento del suo arrivo: un pianeta meraviglioso da proteggere, persone di ogni genere con cui bisogna sempre essere gentili.

Non nomina mai esplicitamente guerre, inquinamento, violenza o altri aspetti negativi della vita: il suo è un messaggio di stupore, di benvenuto, di ottimismo. Come se la nascita di questa nuova vita potesse cancellare tutto ciò che c'è di sbagliato.

Non dice nemmeno che tutto sia semplice, ma ha una soluzione anche per le cose difficili: qualsiasi sia il problema, il bambino potrà sempre chiedere a lui.
O al resto della famiglia, o al resto del mondo.


Più che un libro per bambini, Noi siamo qui è un libro da regalare a un genitore, un neopapà o un papà in attesa, per accompagnarlo alla meraviglia della vita che arriva.
O forse uno di quei libri simbolici da leggere ai bambini quando ancora non conoscono il significato delle parole, ma solo il suono della voce dei genitori, e da regalare poi, come ricordo d'infanzia, quando saranno grandi.

Comunque sia, è un libro che è anche un augurio. A chi nasce, a chi gli starà vicino. E al mondo intero.


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