Ricordo bene il giorno in cui chiesi a mia madre di insegnarmi a scrivere.
Avevo visto mia sorella che lo faceva e non potevo certo essere da meno. È stata un po' la sensazione che ho provato mille volte, da bambina: leggevo qualcosa che mi piaceva e pensavo "voglio provarci".
La maestra ci fa imparare a memoria una poesia? Io provo a scriverne una.
Scopro un fumetto che mi piace tanto? Provo a disegnarne uno (i risultati poi... vabbe', ma l'importante è provarci, no?).
Mi sono riconosciuta moltissimo in Matita HB
Anche lei ama giocare con la sua matita e il suo quaderno, trasformare la sua realtà in storie avventurose, sperimentare ogni tipo di testo che incontra.
Appunti, cose private, storie vere e inventate di Matita HB
Tra le pagine impariamo a conoscere la sua inseparabile amica Nora, l'antipatica compagna di classe spiona Seppia Catarroni, la temibile maestra Amanita, il fratello Leo e soprattutto un certo Jacopo Donati, che le piace proprio tanto.
Ma soprattutto, scopriamo i suoi mille esercizi di stile, perché quando Matita HB racconta qualcosa, non lo fa mai in modo banale.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCYhYMg5w8TzaYMiPZrF2oGyY7HYsXHPG7gmI65uMPT8POKrlVnhQ5bm3jxzSMplPI5r-Zo99WWFe78TLogyehZKn9yVCCx7I_9V4jPNslVod5EmhochVFmdVobPvIPhrZLue0xo0om6U/s1600/libro3.png)
C'è una divisione alla lavagna raccontata come fosse una cronaca sportiva, un'analisi grammaticale che si fa racconto, un contratto di amicizia scritto in perfetto burocratese, vari scambi di biglietti tra lei e l'amica Nora.
Ogni storia che inventa Matita HB si intreccia con la realtà, e viceversa. E così Mozart e uno scienziato si intromettono in un dialogo tra lei e la madre, mentre un compito in classe di italiano viene influenzato dalla sua fame impellente.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgK6fZP198o3ZFLD211OGH-9x-MQ6rokZbZWXfvY6fkoqk3md8ilf1DNbg2WfZVTaPvvwy16lxYFiRubNiZ-OY-mnbkZcP79dOCVht0rXPRsxxNf2rtVXtrzhuvmcrZbrAWuDoLIGfcRJc/s1600/libro4.png)
Leggere Matita HB significa divertirsi a discernere il vero dal fantastico. Oppure lasciarsi andare e godersi semplicemente la scrittura.
Ricorrente è la formula della lettera a se stessa tra 10 (o 15, o 20) anni: un modo originale per raccontare di sé ed esprimere i suoi desideri.
Che racconti realtà o invenzioni, comunque, Matita HB padroneggia stili diversi con grande maestria, e fa venire voglia a chi legge di scrivere e sperimentare con le parole.
Perché non iniziare proprio dalla forma di scrittura preferita da Tita?
una lettera a se stessi da grandi.
Non serve aspettare 10 o 20 anni: un anno sarà un tempo sufficientemente lungo per un bambino, e già molte cose saranno cambiate.Volete aiutare vostro figlio a scriverla? Guidatelo con alcune domande:
- che classe frequento? Qual è la mia materia preferita?
- chi è il mio migliore amico?
- qual è il mio cibo preferito?
- a cosa mi piace giocare?
- il libro che ho appena letto? e il mio preferito?
- in che cosa mi sento forte? in cosa potrei migliorare?
- qual è stata la giornata più bella che ho vissuto negli ultimi tempi?
Fate una sorpresa in più: scrivete una lettera anche voi al vostro figlio del futuro, così quando aprirà la sua, troverà anche i vostri pensieri per lui.
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