Il lancio del pinguino.

Il Piccolo T ha paura dell'acqua in faccia, ha paura che le sue cose volino via portate dal vento, ha paura di dimenticarsi a che punto del gioco era arrivato quando si deve interrompere.
Mario il pinguino temerario, invece, non ha paura di nulla, o almeno così credono i suoi amici pinguini.



In realtà ha paura dell’acqua e delle strane creature in agguato negli abissi marini, ma preferisce non farlo sapere troppo in giro. E così, pagina dopo pagina, si cimenta in invenzioni sempre nuove per riuscire a volare fino all'iceberg numero 9, dove i suoi amici lo aspettano per mangiare il pesce fritto.



Che succederà?
Succederà che le invenzioni di Mario non si riveleranno molto efficaci: Mario finirà proprio in mezzo alle strane creature in agguato negli abissi marini e... scoprirà che nuotare gli piace tantissimo.



Succederà anche che, leggendo Mario il pinguino temerario, i vostri bimbi saranno attratti dalle illustrazioni vivaci e dai dialoghi incalzanti, in stile fumetto, sogghigneranno di fronte ai piccoli equivoci nati tra i protagonisti, osserveranno curiosi le invenzioni e le evoluzioni di Mario, tiferanno per lui, rideranno di lui e alla fine, come succede con i migliori albi, vi chiederanno: "Me lo rileggi ancora?".

Mario il pinguino temerario (edizioni Il Castoro) ha il giusto mix di storia, empatia, divertimento e azione (con tanto di boing, sdeng e splash, che rendono più teatrale e coinvolgente la lettura) per conquistare tutti. Anche me, che mi sono riconosciuta in Mario, forse perché amo costruire oggetti, o forse perché ho un po' paura dell'acqua, e ho voluto aiutarlo costruendo per il Piccolo T una

catapulta lanciapinguini

Per costruirla, procuratevi:


Per prima cosa, incollate un tappo grande (quelli da latte) su uno dei bastoncini. Potete colorare a piacere tappi e bastoncini, o lasciare fare a vostro figlio una volta finita la catapulta.
Sovrapponete un altro bastoncino a quello a cui avete incollato il tappo e fissateli con un elastico all'altra estremità (quella senza tappo). Mettete l'elastico bene in fondo: la catapulta funzonerà meglio.
Ora, prendete quattro-cinque bastoncini e fatene un blocchetto, fissandoli tra loro con due elastici: servirà a creare uno spessore.



Fatto? Adesso unite i due pezzi creati: infilate il blocchetto di bastoncini in mezzo alla leva della catapulta, divaricando i due bastoncini. Spingete bene finché riuscite, poi fissate le due parti con un altro elastico. Ecco la vostra catapulta.
Più facile a farsi che a spiegarsi.



Cosa manca? Ah, sì: Mario.
Per farlo, ho ricalcato una delle illustrazioni del libro, l'ho "plastificato" ricoprendolo di nastro adesivo, ritagliato e infine incollato in un tappo di bottiglia che gli facesse da base.


Infine, ho preso una stoffa azzurra (un foglio o una striscia di nastro adesivo andranno bene lo stesso) per creare il mare che Mario deve superare con la sua catapulta.


Per azionare la catapulta e far volare Mario, basta appoggiare il tappo piccolo sul tappo grande, tirare verso il basso la leva della catapulta e lasciarla andare.
Sei pronto al lancio, Mario?



Ehi, stavolta l'invenzione funziona!

     

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