Non cade foglia che lui non voglia.

Le temperature sono improvvisamente salite, le maniche si sono accorciate e l'erba in giardino allungata (è ora di tagliarla!). Quale momento migliore per... un libro sull'autunno?

Con uno strano tempismo, Zoolibri ha da poco ristampato un libro amatissimo, Il domatore di foglie di Pina Irace e Maria Moy.

È arrivato l'autunno (nell'albo, intendo), le foglie si sono fatte marroni e secche, ma... non si staccano dagli alberi.
Manca lui (è scomparso!): il Domatore di foglie.

Lui che, con la bacchetta da domatore, insegna alle foglie i volteggi, le piroette, gli svolazzi, le salite, le discese, i mulinelli, le danze, i prilli, le giravolte, le planate e le cadute.


Come una squadra rimasta improvvisamente senza allenatore, le foglie non sanno come muoversi, e si rifiutano di staccarsi dai rami. Gli alberi iniziano ad essere stanchi.


Finché una sola, piccola fogliolina ambiziosa, decide di spiccare il volo – letteralmente – da sola.


Le immagini di Maria Moya ci regalano degli umani oservatori e una natura incredibilmente espressiva: è lei. indubbiamente, la protagonista, quella con più carattere.
Il modo in cui gli alberi si piegano o le foglie volteggiano è già un racconto.

Le parole di Pina Irace incantano con un lessico semplice, senza troppi ricami: è il contenuto, la storia ad essere poesia, senza sovrastrutture lessicali.


Il domatore di foglie, nella sua atmosfera magica, si consente anche qualche piccolo intermezzo ironico, e il finale stesso lo è, e strappa un sorriso nel raccontarci dov'era finito questo incredibile personaggio.

Sì, la natura può raccontare ed esprimere tante storie, e la primavera è il momento ideale per rappresentarle tutte, con i materiali che ci offre.
Con i vostri bambini, potete provare a raffigurare le stagioni partendo soltanto da quello che potete trovare in giardino (e un cartone, e un po' di colla).


Quattro legnetti un po' ramificati saranno gli alberi di partenza.
Su di essi, si possono incollare fiori per far sbocciare la primavera, foglioline verdi estive, qualche foglia secca (in qualche angolo ne troverete certamente ancora qualcuna) per l'autunno.

E la neve invernale?


Se osservate bene, troverete qualcosa di morbido e bianco per rappresentare anche lei.


Potete così dipingere senza pennelli né colori, solo osservando, raccogliendo e incollando.
Mi raccomando: alla fine, fotografate la vostra opera d'arte, perché non durerà a lungo: meno ancora di quanto durano ormai le mezze stagioni.


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