Mettere a nanna i bambini è soprattutto una questione di rassicurazione.
Abbandonarsi al sonno e ai sogni è un processo difficile, per i più piccoli, e adottare un rito che si ripete sempre uguale a se stesso li aiuta a rilassarsi e a sapere che, come è successo le altre volte, andrà tutto bene.
Il rito della buonanotte con i miei bimbi ha sempre avuto a che fare con una lettura (immagino che la cosa non vi sorprenda), ma se adesso che vanno dai 5 ai 12 anni posso permettermi di osare con qualche lettura divertente o addirittura inquietante, nei primi mesi stavo ben attenta a scegliere libri lenti, ripetitivi, rilassanti nel suono e nei contenuti.
Buonanotte pancino di Lucie Brunellière, edito da Terre di Mezzo, è un cartonato che un po' mi dispiace non poter inserire nel rito delle buonanotte dei miei figli ormai troppo grandi (anche se la Piccola M se lo è fatto leggere almeno cinque volte, prima di iniziare a leggerselo da sola dopo il mio rifiuto a una sesta lettura).
È tenero, curioso, rassicurante.
Parla ai piccolini nel loro linguaggio, sia per le immagini colorate ben distinte dallo sfondo, sia per la sintassi fatta di anafore, di ripetizione e accumulo (un accumulo che passa dalle immagini e non dalle parole).
Il libro si apre in verticale e la prima pagina ci fa vedere un bambino steso sul letto, pronto per la nanna.
La pagina sottostante è insolitamente corta e dice solo:
Buonanotte piedini.
Girandola, la pagina copre i piedini come un lenzuolo o una copertina, e si passa alla pagina successiva, appena un po' più lunga, che coprirà i polpacci del bimbo.
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