Accomodatevi sulle vostre poltrone, spegnete i telefonini, preparate i pop-corn: oggi si va al cinema!
Un cinema d'altri tempi, però: danno un film muto, di quelli con i cartelli al posto dei dialoghi.
Il "regista" è Mo Willems (quello della meravigliosa serie di Reginald e Tina), quindi possiamo stare certi: anche questo libro sarà uno spettacolo.
Non è una buona idea! edito in Italia da Il Castoro nel 2015, ricalca il linguaggio del cinema muto, con grandi illustrazioni prive di testo e i dialoghi a parte.
La storia inizia con uno scambio di sguardi tra una volpe, con un vestito da damerino, e un'anatra dall'apparenza ingenuotta, con cestino in mano e fazzoletto in testa.
Lo sguardo non ha direzione: sembra un colpo di fulmine reciproco. Ma che intenzioni avranno davvero i due?
La volpe invita l'anatra a fare una passeggiata nel bosco buio e profondo.
L'anatra, affascinata, risponde all'invito. Ma si sa, è sempre meglio non fidarsi degli sconosciuti.
Come in un film muto, i cartelli – scritta bianca su fondo nero, con una cornice decorata attorno – scandiscono il ritmo della storia, interrompendo le immagini.
Come in un film, muto, dobbiamo capire dal contesto chi è che pronuncia la frase del cartello (piccolo espediente che sarà poi utile al colpo di scena finale).
Ma a dare ritmo alla storia sono anche i commenti degli anatroccoli, che ad ogni invito della volpe, accolto con entusiasmo crescente dall'anatra, rispondono (anche loro con una concitazione sempre maggiore): "Non è una buona idea!".
La narrazione procede per ripetizione e accumulazione, una formula sempre vincente nei libri per bambini, perché unisce il piacere del già noto, la soddisfazione nel saper anticipare ciò che viene (vedrete che anche i vostri bimbi si uniranno al coro di "Non è una buona idea!"), con l'effetto sorpresa dell'elemento di novità.
Il crescendo dell'invito (prima a passeggiare, poi a cenare, poi a dare un'occhiata da vicino alla zuppa) si accompagna a un crescendo di anatroccoli, con il loro monito sempre più deciso.
E mentre la storia prosegue, il lettore cerca di leggere nelle illustrazioni le vere intenzioni dei protagonisti.
Mo Willems riuscirà non solo a farci ridere, ma anche a sorprenderci, con un finale inaspettato che rende questo libro un piccolo gioiello della sceneggiatura.
Un cinema d'altri tempi, però: danno un film muto, di quelli con i cartelli al posto dei dialoghi.
Il "regista" è Mo Willems (quello della meravigliosa serie di Reginald e Tina), quindi possiamo stare certi: anche questo libro sarà uno spettacolo.
Non è una buona idea! edito in Italia da Il Castoro nel 2015, ricalca il linguaggio del cinema muto, con grandi illustrazioni prive di testo e i dialoghi a parte.
La storia inizia con uno scambio di sguardi tra una volpe, con un vestito da damerino, e un'anatra dall'apparenza ingenuotta, con cestino in mano e fazzoletto in testa.
Lo sguardo non ha direzione: sembra un colpo di fulmine reciproco. Ma che intenzioni avranno davvero i due?
La volpe invita l'anatra a fare una passeggiata nel bosco buio e profondo.
L'anatra, affascinata, risponde all'invito. Ma si sa, è sempre meglio non fidarsi degli sconosciuti.
Come in un film muto, i cartelli – scritta bianca su fondo nero, con una cornice decorata attorno – scandiscono il ritmo della storia, interrompendo le immagini.
Come in un film, muto, dobbiamo capire dal contesto chi è che pronuncia la frase del cartello (piccolo espediente che sarà poi utile al colpo di scena finale).
Ma a dare ritmo alla storia sono anche i commenti degli anatroccoli, che ad ogni invito della volpe, accolto con entusiasmo crescente dall'anatra, rispondono (anche loro con una concitazione sempre maggiore): "Non è una buona idea!".
La narrazione procede per ripetizione e accumulazione, una formula sempre vincente nei libri per bambini, perché unisce il piacere del già noto, la soddisfazione nel saper anticipare ciò che viene (vedrete che anche i vostri bimbi si uniranno al coro di "Non è una buona idea!"), con l'effetto sorpresa dell'elemento di novità.
Il crescendo dell'invito (prima a passeggiare, poi a cenare, poi a dare un'occhiata da vicino alla zuppa) si accompagna a un crescendo di anatroccoli, con il loro monito sempre più deciso.
E mentre la storia prosegue, il lettore cerca di leggere nelle illustrazioni le vere intenzioni dei protagonisti.
Mo Willems riuscirà non solo a farci ridere, ma anche a sorprenderci, con un finale inaspettato che rende questo libro un piccolo gioiello della sceneggiatura.
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