Tutti i bambini sognano di ricevere in regalo bacchette e pozioni magiche, senza accorgersi che le magie, loro, le sanno già fare. Ad esempio, sanno trasformarsi in qualsiasi cosa pronunciando un semplice "Facciamo che io ero...".
Per miei figli, tutti e due, una delle prime trasformazioni è stata quella in leone. Come li divertiva veder fuggire terrorizzati mamma, papà, nonni e zie a un loro "grr"!
Roar! come diventare un leone
, di Jon Agee (editrice Il Castoro) fa leva su questa voglia di selvaggio che ogni bimbo ha dentro di sé, trasformandola in un vero e proprio corso per diventare leoni.
Il libro è narrato in prima persona da un bambino che un giorno decide di prendere lezioni da un professionista: un leone, appunto.
Il bimbo indossa il suo costume integrale da leone (anche a voi ricorda un po' il Max del Paese dei mostri selvaggi di Sendak?) e inizia con costanza e dedizione ad applicarsi in tutti gli esercizi del caso.
Il maestro gli spiega i sette passi per diventare un leone e di volta in volta misura i risultati della sua preparazione.
Risultati non incoraggianti, purtroppo: nonostante l'impegno, il bambino non riesce a sembrare feroce, a balzare o a correre abbastanza veloce, e a topi, gnu e antilopi sul menu preferirebbe un bel piatto di spaghetti.
Sarà solo al momento di difendere un amico che il bimbo riuscirà a tirare fuori tutta la sua forzae il suo spirito selvaggio trasformandosi in un vero leone.
Roar! come diventare un leone
è un libro da leggere ma anche da "fare". Mentre la storia avanza, si può coinvolgere il bambino nelle stesse prove che vengono narrate: il ruggito più forte, il balzo più lungo.
Ci si diverte immedesimandosi, ma anche ridendo delle prove fallimentari del protagonista, o lasciandosi trasportare dalle piccole assurdità della storia, a partire dai due personaggi principali: un leone antropomorfo e un umano "leonizzato".
Il tratto grafico, che in più di un'occasione mi ha ricordato Mario Ramos, è vivace e dà alle espressioni dei personaggi una forte carica espressiva e ironica.
Mentre insegna a diventare dei veri leoni, questo albo fa prima di tutto ridere, e ridendo lascia passare qualche messaggio di ampia portata: senza dirlo, ci insegna che l'impegno premia sempre, che non ci si deve arrendere ma inseguire sempre fino in fondo ciò che si vuole diventare, che è inutile "essere" qualcosa o qualcuno solo per se stessi, perché è nel fare qualcosa per gli altri che dimostriamo il nostro valore.
Insomma: basta volerlo, e possiamo essere tutti dei veri leoni.
E la criniera? Be', quella è la parte più semplice. Bastano un piatto di carta o di plastica e un po' di carta colorata.
Ritagliate il centro del piatto e con la carta fate tante striscioline.
Con del nastro biadesivo, fissatele all'interno e poi ripiegatele all'esterno.
Infine, arricciatele con le forbici come si fa con i nastri dei pacchetti regalo (sì: funziona anche con la carta normale).
Paura, eh?
1 commenti
Bellissima idea, ne farò tesoro! Grazie
RispondiEliminaLea