Con il post della scorsa settimana ho iniziato a raccontarvi le prime avventure mie e del Piccolo D nel mondo dei libri, descrivendovi i nostri titoli preferiti e i generi più adatti ai primi mesi di vita.
Ma leggere ai piccolissimi non è solo una questione di cosa, ma anche di come.
Prima di tutto, il tono di voce: a un bimbo piccolissimo bisogna parlare lentamente, sorridendo, condendo le frasi con molte esclamazioni (oooh, uuuh!), facendo vocine e vocione, pensando più alla musicalità della voce che alle parole che si pronunciano, che il bimbo ancora non sa capire.
Poi, il momento: il libro va proposto nei momenti di veglia tranquilla, quando il bimbo non ha fame né sonno né mal di pancia (sì: esistono momenti del genere).
E poi? Una volta individuato il momento giusto, cosa si fa? Ecco come leggiamo i nostri libretti io e il Piccolo D.
In questo modo riesco a fargli vedere bene sia le pagine del libro sia il mio viso, cosa che per un bimbo piccolo è molto importante, perché la lettura è prima di tutto relazione.
(in foto: Guarda che faccia!
, il preferito del Piccolo D, come si può notare dalla sua reazione.)
Sempre sulla trapunta o, meglio ancora, sul divano, con la schiena ben appoggiata al muro o allo schienale, piego le gambe e sistemo il Piccolo D sulle mie cosce, con la testa sulle ginocchia. Anche questa posizione consente di mantenere il contatto visivo mentre si fa vedere il libro.
(in foto: L'uccellino fa...
, il fantastico libro delle onomatopee.)
Prendete allora la solita trapunta e il solito cuscinone e appoggiateci il bimbo, stavolta dall'altro lato, con le braccia che sporgono dal cuscino (altrimenti scivolerà all'indietro). Accucciatevi su di lui e aprite il libro davanti ai suoi occhi.
Ma come? E il contatto visivo? In questo caso è sostituito dalla vostra vicinanza: fate in modo di toccarlo con le braccia, dategli qualche bacino sulla testa (tanto lo so che non resistete!), parlategli vicino all'orecchio. Ma è inutile che vi dia suggerimenti: scommetto che sapete benissimo fargli le coccole da sole!
(in foto: Gnam! A me piace..., il cartonato con le finestrelle di Yusuke Yonezu.)
(in foto, "Animali - Primi libri in bianco e nero".)
EDIT: Oggi questo titolo non si trova più, ma si trovano comunque alternative altrettanto se non più valide come I miei animali
di Xavier Deneux o Black on White
di Tana Hoban.
Leggete una volta i libri in presenza del fratello: sono così semplici che li imparerà subito, così poi...
"Piccolo T, ti va di leggere questo libro al Piccolo D mentre la mamma si trucca?"
Esperimento riuscito. Loro due si sono intrattenuti a vicenda e io sono riuscita a truccarmi. Quasi.
Ci sarei riuscita se non avessi perso tempo a scattare questa foto, ecco.
(Le descrizioni dei libri le trovate nella prima parte del post.)
Ma leggere ai piccolissimi non è solo una questione di cosa, ma anche di come.
Prima di tutto, il tono di voce: a un bimbo piccolissimo bisogna parlare lentamente, sorridendo, condendo le frasi con molte esclamazioni (oooh, uuuh!), facendo vocine e vocione, pensando più alla musicalità della voce che alle parole che si pronunciano, che il bimbo ancora non sa capire.
Poi, il momento: il libro va proposto nei momenti di veglia tranquilla, quando il bimbo non ha fame né sonno né mal di pancia (sì: esistono momenti del genere).
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7dkZxs5NvxqhVDmKV3yopqpoGzAIgSmlU-ETxHgqPgyG8NyMs9W8oj1DqAofPoUZ3l7qud_VJZ0x0QPBMxxodlw_mqNjMWUeUjD75NGZ9buRpGk5rlC30tRd5bBNcqIDUwwuJ3q3Su7s/s1600/copertina9.png)
E poi? Una volta individuato il momento giusto, cosa si fa? Ecco come leggiamo i nostri libretti io e il Piccolo D.
Sul cuscinone.
O sulla sdraietta, se preferite. Noi ci mettiamo a terra, sulla trapunta che usiamo per giocare; appoggio il Piccolo D sul cuscinone da allattamento, a pancia in su, e mi siedo di fronte a lui.In questo modo riesco a fargli vedere bene sia le pagine del libro sia il mio viso, cosa che per un bimbo piccolo è molto importante, perché la lettura è prima di tutto relazione.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-0WqgPChTSzxzWx-g-Kyc63zIRBr9aGvW-lqJKcMCE4w8t4zUeVdrooHSjid8kWBGMZD55jo6pokrlrWSceQqKyNl_RDjFKJyygB1P-09ivJnQhI1HMbZNVCRMfsh3qnEx5qQHb2S5bs/s1600/cuscinone.png)
(in foto: Guarda che faccia!
Sulle ginocchia.
Sempre sulla trapunta o, meglio ancora, sul divano, con la schiena ben appoggiata al muro o allo schienale, piego le gambe e sistemo il Piccolo D sulle mie cosce, con la testa sulle ginocchia. Anche questa posizione consente di mantenere il contatto visivo mentre si fa vedere il libro.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFgEmPdwD5oYlvXSRBi2cLKCWVp4AOne2SEUAEtARbJ6H3rWsk4a0EgyvVWbFt3G6AI9sJGJPNfynJ_6ahnywit1ffSkRm2AYd0QLf0p86L1j_llbzpbWgA5lKwfnRsBjXXEhT0RvJox4/s1600/ginocchia.png)
(in foto: L'uccellino fa...
Sul cuscinone (lato B).
Ve lo avrà detto il pediatra: tenete i bambini a pancia in giù, quando sono svegli, così allenano i muscoli del collo e non appiattiscono la testa.Prendete allora la solita trapunta e il solito cuscinone e appoggiateci il bimbo, stavolta dall'altro lato, con le braccia che sporgono dal cuscino (altrimenti scivolerà all'indietro). Accucciatevi su di lui e aprite il libro davanti ai suoi occhi.
Ma come? E il contatto visivo? In questo caso è sostituito dalla vostra vicinanza: fate in modo di toccarlo con le braccia, dategli qualche bacino sulla testa (tanto lo so che non resistete!), parlategli vicino all'orecchio. Ma è inutile che vi dia suggerimenti: scommetto che sapete benissimo fargli le coccole da sole!
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5gwWjg-QrAnktWUQsWk0YWVa_dicOneaK-suXdvt2yxFl5zu3y9XOMg9IzFJp3aCHq408K4jciJsZ9YZKMSQ5IVA09exjY6BcEkRUV7_PCxXaNzbDkKfxiIC8yAYIfBYls1KrBaWRaag/s1600/cuscinone2.png)
(in foto: Gnam! A me piace..., il cartonato con le finestrelle di Yusuke Yonezu.)
Come i bimbi grandi.
Potete naturalmente, dai tre mesi o da quando sostiene bene la testa, far sedere il bambino in braccio a voi, facendogli appoggiare la schiena sulla vostra pancia e sostenendolo con le vostre braccia. Così, il contatto è assicurato e potrete tenere il libro aperto davanti a lui, proprio come fate con i bimbi più grandi. È anche la posizione migliore per iniziare a fargli prendere contatto con il libro, appoggiandoci le manine.![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiyz6mqGuvh1lAox-mvfkd0_-s8mmmcU5Ic4MWGHttF1ojCwy8PG-P6uQxXCrOS8CPXwl3PO8ATs_OrrZTxk_UtvEvqW-_5NmMFteLPftTY4IAfJN_nLbwX0_9DSfyfWmOgMfXdm-zwcM/s1600/comeigrandi.png)
(in foto, "Animali - Primi libri in bianco e nero".)
EDIT: Oggi questo titolo non si trova più, ma si trovano comunque alternative altrettanto se non più valide come I miei animali
E... lasciando fare a quell'altro.
Rassegnatevi: se avete un figlio più grande, non sarete voi il vero eroe del vostro piccolo; sarà il primogenito a rubarvi la scena. Ma c'è una buona notizia: potete volgere tutto questo a vostro favore e ricavare una delle cose più preziose che ci siano per una mamma: interi minuti per voi.Leggete una volta i libri in presenza del fratello: sono così semplici che li imparerà subito, così poi...
"Piccolo T, ti va di leggere questo libro al Piccolo D mentre la mamma si trucca?"
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQENXAn_b19sdBBRUaamH5ws8WhhPftYtxzOTIMlCe0eNd_K-qUWVQhvLkj6VXjcMv_UnPB3EXbszymUUevZWX9GiUhLqsoWl2PeGeGE1HetNCZfPCToGYspFDJCIZb2PJqFap0tu9eLU/s1600/faifarealui.png)
Esperimento riuscito. Loro due si sono intrattenuti a vicenda e io sono riuscita a truccarmi. Quasi.
Ci sarei riuscita se non avessi perso tempo a scattare questa foto, ecco.
(Le descrizioni dei libri le trovate nella prima parte del post.)
2 commenti
Mitiche! :)
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