Nuvole in scatola
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"Mamma, per il mio compleanno voglio invitare Luca, Alessandro e anche Francesco".
La prima volta che il Piccolo T me l'ha detto, ho fatto la classica cosa che prima di diventare madri si giura che non si farร  mai: ho risposto "Sรฌ, ok", sperando in realtร  che se ne dimenticasse.
Ma alla terza volta ho dovuto scontrarmi con la realtร : mio figlio voleva una festa di compleanno. E con il nuovo arrivato che gli toglieva gran parte delle nostre attenzioni, non era proprio il caso di ignorare la sua richiesta.

Con una casa piccola come la nostra e il Piccolo D di appena un mese, si รจ deciso: pochissimi invitati e preparativi rapidi, che mi sono bastati, comunque, per organizzare

una festa mostruosa.



Da dove si comincia? Be', il primo ingrediente รจ senza dubbio

la mostrotorta

Per farla, basta ricoprire una torta qualsiasi (io ho preparato una chiffon cake all'arancia, bagnata con succo d'arancia e farcita con crema all'arancia) con della pasta di zucchero verde.
La pasta di zucchero potete comprarla pronta, si trova anche al supermercato. A parte quella nera, molto difficile da ottenere, io preferisco acquistare solo la bianca e poi colorarla da sola, con coloranti alimentari (ottimi i Wilton): รจ una soluzione piรน pratica ed economica.
Se volete cimentarvi nel fai da te, provate invece la ricetta della mia amica Letizia, che prepara dei veri capolavori a ogni compleanno dei suoi bimbi.


La mostrotorta, dunque, l'ho preparata cosรฌ: ho ricoperto la torta con la pasta di zucchero verde, ho applicato delle macchie verde chiaro, una bocca mostruosa con tre denti bianchi e infine ho preparato gli occhi, ricoprendo delle palline di torta (per farle, utilizzate uno stampo da cake pops oppure, come ho fatto io, degli stampi da minimuffin che poi sagomerete col coltello).
Per fissare gli occhi sulla torta usate dei bastoncini da cake pops. Insomma: non fate come me che per risparmiare ho usato degli stecchini da spiedino che perรฒ hanno bucato gli occhi, costringendomi a rattoppare il lavoro.
Lo so, il risultato รจ molto lontano dalle torte professionali (e non avete visto il retro!), ma sono sempre dell'idea che contino piรน le cose fatte col cuore che le cose perfette.

Con cosa si accompagna una mostrotorta? Aranciata, acqua o cola che sia, l'importante รจ servirla in bicchieri speciali, da riconoscere non con un nome scritto a pennarello ma con

i segnamostri.

Per crearli, basta disegnare tanti mostri, uno diverso dall'altro. Fatelo a mano, o al computer, o usate direttamente il mio pdf stampabile.


Ritagliateli e fate scegliere a ogni bimbo il suo preferito, che attaccherete ad un bicchiere col nastro adesivo.


Cosรฌ ogni bimbo saprร  riconoscere il suo bicchiere, anche se non sa leggere.

Oltre a mangiare e bere, mi piaceva l'idea che ci fosse anche un piccolo gioco a tema, e magari un piccolo ricordo della festa, da portare a casa. Cosรฌ ho pensato a

i mostropalloncini.

Anche in questo caso, il lavoro di preparazione รจ brevissimo: basta ritagliare da alcuni fogli di cartoncino colorato tanti "pezzi" mostruosi: occhi, bocche, corna e antenne.


Poi prendete tanti palloncini colorati e fate scegliere a ogni bimbo un palloncino e i pezzi di mostro che desidera: li incollerete con del nastro biadesivo per creare un mostropallone personalizzato.


Oltre che un bel momento di gioco, sarร  anche un simpatico ricordo da portare a casa.

E quando i bimbi diventano un po' irrequieti (ovvero: quando iniziate a temere per l'incolumitร  della vostra casa), provate a farli sedere e a coinvolgerli con una bella

lettura mostruosa

Ecco i miei suggerimenti per degli irresistibili titoli a tema:

Il mostro peloso

Rivoluzionario (รจ la principessina irriverente a salvare il principe) e divertente, con il botta-e-risposta tra la bimba e il mostro, al quale crescono peli dappertutto, catturerร  sicuramente i bimbi e li farร  ridere a crepapelle.
Alla fine, giocate con loro e sfidateli a imitare i dialoghi in rima ("Io ti mangerรฒ"/"Peli sul popรฒ!").

Volete qualche dettaglio in piรน? Avevo giร  parlato di lui e del suo seguito, il ritorno del mostro peloso, in questo post.


Il mostro della buonanotte 

Tra i libri sui mostri, questo รจ il mio preferito. Ve ne avevo parlato qui.
Racconta il viaggio di un mostro che sta arrivando proprio lรฌ, nella stanza dove state leggendo. Coinvolge i bimbi in prima persona, perchรฉ si rivolge direttamente a loro, lasciando il contenuto ambiguo fino alla sorpresa finale: il mostro starร  arrivando per mangiarli o...?

PS: รˆ ancora piรน divertente se anzichรฉ una festa di compleanno pomeridiana state facendo un pigiama party.


Ti mangio! 

E questo invece รจ indiscutibilmente il preferito del Piccolo T.
รˆ l'avventura di due ragazzi, fratello e sorella, alle prese con dei terribili (ma neanche tanto) mostri dai nomi tanto improbabili quanto esilaranti: l'Inghiottone dei boschi, lo Gnammete alato, l'Acchiappone marino...
La struttura รจ ricorsiva: i bimbi si divertiranno ad anticipare i passaggi, una volta capito il meccanismo.

Vedrete: il "rileggilo ancora!" รจ assicurato, come giร  vi avevo raccontato qui.



La festa? รˆ stata un successo. I bimbi felici di giocare ed entusiasti del proprio mostropalloncino, il Piccolo T gasatissimo dall'avere i suoi amici a casa e orgoglioso della sua torta-mostro, anche se...
"Guarda che bella! Una torta a forma di alieno!"
Vabbe'. Almeno gli รจ piaciuta.



           

L'ho giร  ammesso: creare giochi per il Piccolo T รจ in realtร  una scusa per giocare io stessa, perchรฉ costruire per me รจ sempre stato un gioco. Se avessi giornate da 48 ore e una casa con quattro stanze in piรน, credo avrei giร  costruito un mondo in miniatura con case, strade e palazzi di ogni tipo. 
Ma pur avendo per ora una casa stretta stretta, non demordo, e continuo a riempirla. Questo autunno, vedendo l'interesse crescente del Piccolo T per le macchinine, mi sono dedicata ad alcuni accessori per rendere il gioco piรน divertente. Primo fra tutti: l'autolavaggio.

Sono partita da una scatola di scarpe e due tubi di carta forno (o pellicola, o alluminio).
Importante: scegliete una scatola molto alta, altrimenti (come รจ successo a me) solo le macchinine molto basse potranno entrare nell'autolavaggio.


Vi serviranno anche della carta velina (o pannolenci) per le "strisce pulenti", del velcro e del pannolenci per il rullo che porta avanti la macchina.
Fate ai lati della scatola, sul lato dell'apertura, dei fori circolari dove far passare i tubi. Uno dei due tubi dovrร  essere piรน sporgente, perchรฉ fungerร  da manglia: dovร  essere afferrato dall'esterno della scatola e fatto girare.
Sul tubo piรน sporgente incollate due strisce di velcro (la parte piรน dura) che serviranno a creare attrito e far girare il "tappeto".
Quindi, con il pannolenci create il tappeto, da rullo a rullo, formando un anello ben teso e incollando le estremitร  con della colla per tessuti. Dovrร  essere una sorta di tapis roulant: il principio di funzionamento รจ lo stesso. Questo รจ il passaggio piรน delicato, perchรฉ crea il meccanismo che fa funzionare l'autolavaggio: afferrando dall'esterno il tubo e ruotandolo, il tappeto girerร  facendo avanzare la macchinina all'interno dell'autolavaggio.



Sui due lati corti della scatola create ora (se non lo avete fatto in precedenza) le aperture per l'auto. Dall'alto, incollerete della carta velina o del pannolenci tagliato a striscioline, che simuleranno le strisce pulenti.
Aggiungete una rampa alle due estremitร  e un'insegna, ed ecco il vostro autolavaggio, dove ripulire le macchinine e riciclare denaro sporco (no, scusate, ho guardato troppo Breaking Bad).


Quindi: la macchinina entra dalla rampa e si posiziona sul tappeto. Girando il rullo, la macchinina attraverserร  tutto l'autolavaggio per uscire da sola dalla rampa sull'altro lato.


Ed ecco il Piccolo T che non si fida e gira l'autolavaggio dall'altro lato per vedere come funziona. Diventerร  anche lui un piccolo costruttore?


Oggi parliamo di cibo.
"Che novitร ", direte voi, "proprio quello che speravamo di sentire dopo la cena della vigilia, il pranzo di Natale, il cenone di San Silvestro e i dolcetti della Befana".

No, aspettate: qui parliamo di animali che si cibano, e lo facciamo con Chi l'ha mangiato?, un libro della collana Ci provo gusto di Editoriale Scienza, con titoli di Emanuela Bussolati e Federica Buglioni, tutti dedicati all'educazione alimentare dei bimbi.

Il cibo รจ esperienza quotidiana, รจ scienza ed รจ anche natura. Ed รจ proprio da questo aspetto che partequesta collana, nel suo titolo dedicato ai piรน piccoli. Chi l'ha mangiato? racconta infatti come si nutrono gli animali illustrando, uno alla volta, cibi di diversi tipi: un'aringa, una mela, un uovo, dell'insalata, una patata, noci e latte.


Ogni cibo viene presentato ("Questa รจ una mela") e poi, nella pagina successiva, ci si chiede chi sia stato a mangiarla, proponendo quattro alternative, come fosse un quiz.
C'รจ poi un'aletta con dei buchi, che lascia intravedere l'animale che si nasconde sotto: sollevandola, si scopre di chi si tratta, e si possono leggere alcune righe che raccontano, a volte con qualche rima, le sue abitudini.
Alla fine di ogni "quiz", una pagina ci fa vedere lo stesso cibo mangiato da un bambino (la mela, ad esempio, viene utilizzata per una buonissima torta).


Chi l'ha mangiato? รจ un libro adatto a bimbi a partire dai due anni, ma che presenta diversi livelli di lettura che lo rendono adatto anche a bimbi piรน grandi. Anche gli spunti di conversazione che possono nascere sono diversi: si puรฒ parlare dei singoli animali presentati, della catena alimentare, della differenza tra carnivori, erbivori e onnivori.
Leggendo, ci si puรฒ concentrare sui dettagli dell'animale che si intravedono dai buchi sotto le alette, o giocare con il "quiz" proposto (la parte preferita del Piccolo T), o approfondire la conoscenza degli altri animali che vengono presentati e delle loro abitudini alimentari.

Come molti titoli di questa casa editrice, insomma, anche questo รจ un libro che non si lascia leggere e basta, ma va "giocato", manipolato, usato per stimolare la curiositร  e porsi nuove domande.
Giร  che c'eravamo, lo abbiamo usato anche per inventarci un nuovo gioco da fare in casa (perfetto anche come gioco di gruppo per feste di compleanno e occasioni simili):

Il lancinbocca.

Mettiamo alla prova quello che abbiamo imparato su come si nutrono gli animali, dando loro da mangiare!

Ecco cosa vi serve:
  • il coperchio di una scatola di cartone (ad esempio di stivali)
  • quattro vasetti di yogurt
  • pennarelli o altri colori
  • cartoncini colorati o, meglio ancora, palline da ping pong
Per prima cosa,  quindi, prendete il coperchio di una scatola di stivali. Come? Non avete una scatola di stivali? Correte a comprarne un paio! Ci sono i saldi!
(Basterร  come scusa per vostro marito?)

Tenete i bordi del coperchio verso l'alto e disegnate, da un lato, quattro cerchi leggermente piรน piccoli dell'apertura di un vasetto da yogurt.


Ora, ritagliate i cerchi e disegnateci attorno delle facce di animali, lasciando l'apertura al posto della bocca (ho fatto un'eccezione per la lumaca, per la quale ho sostituito il guscio alla bocca).
Ispirandomi a Chi l'ha mangiato?, ho disegnato l'orso e la lumachina, poi, per variare, ho scelto un coniglio e una scimmia.


Fatto? Ora incollate i vasetti sul retro, in corrispondenza dei fori. L'altezza dei vasetti servirร  anche a tenere il gioco inclinato.






Infine, ritagliate nel cartoncino le sagome dei cibi: mele per l'orso e insalata per le lumachine (come nel libro), banane per la scimmia e carote per il coniglio. Meglio ancora: se avete delle palline da ping pong (io non ne avevo in casa), disegnate i cibi sulle palline. Il gioco sarร  ancora piรน divertente.

Come si gioca? Semplice: bisogna infilare ogni cibo nella bocca dell'animale giusto.
Potete lanciare i cartoncini o le palline, oppure farle scorrere come fossero bocce, dal basso verso l'alto, sulla superficie del coperchio.
Potete poi calcolare un punto per ogni cibo finito nella bocca giusta e, se volete, sottrarne uno per quelli finiti nelle bocche sbagliate. Pronti?



PS: a proposito della collana "Ci provo gusto": se cercate altre idee per giocare con il cibo, esplorate la playlist Bambini e cucina, nel canale YouTube di Editoriale Scienza.
Se vi รจ piaciuto ad esempio il mio post sul cibo-giocattolo fai da te, ecco un video con tante nuove idee per arricchire la vostra giocodispensa:


Buon giocoappetito! 


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Eccomi

Copywriter e anche un po' account, co-autrice di fumetti, dilettante (ma appassionata) del fai da te, navigatrice compulsiva, divoratrice di libri e di serie TV. Divido la casa con un marito, tre figli e parecchi gatti di polvere.

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