Leggiamo a crepapelle.

Ci sono libri istruttivi, libri con la morale, libri che commuovono, libri che (così dicono) aiutano a risolvere piccoli problemi quotidiani come il vasino e la paura del buio, libri che permettono di affrontare con i figli argomenti difficili.

Ma se mi chiedete quali sono i libri che io e il Piccolo T amiamo di più, quelli che leggiamo più volentieri, quelli più "consumati" dall'uso, be', non c'è dubbio: sono quelli che ci fanno ridere.
E in questi anni ne abbiamo trovati di eccezionali. Ve ne presento tre, tra i nostri preferiti di sempre.

 

Oh no, George!

(dai due anni, su per giù)
A Oh no, George! sono particolarmente affezionata.
Forse perché è stato il primo libro che il Piccolo T, allora quasi duenne, mi riportava in continuazione dicendo "leggi!", anche 10 volte di seguito (sì, le prime volte che lo fanno è piacevole).

È la storia di George, un cane un po' birichino, lasciato solo in casa.
George promette di fare il bravo, ma poi vede una torta e... "oh no, George!"
Poi vede un gatto e... "oh no, George!"
E la terra dei vasi da fiori... "oh no, George!"
Insomma: George è mosso da intenzioni buonissime, ma non sa resistere alle tentazioni. Come il Piccolo T. Sarà per questo che lo ha adorato? Perché una volta tanto era lui a poter puntare il ditino e dire: "Ma nooo! Cosa fai, Giogg!".
Alla fine, George impara la lezione (ma la imparerà davvero fino in fondo? Il finale resta aperto) e noi avremo imparato che sì, è normale mettercela tutta e poi non farcela. Ma quando si ha un muso così simpatico, basta fare una passeggiata e si dimentica tutto.

(dimenticavo: l'autore è Chris Haughton, lo stesso del famosissimo  Oh-oh!, quello con il gufetto che cade dal nido e cerca la sua mamma. E già questo è una garanzia, no?)

Ciù e il giorno del grande starnuto

(anche questo dai due anni: è breve e semplice, ma piacerà anche ai più grandi)
A me Ciù fa ridere solo a pensarci. Soprattutto perché leggendolo è impossibile non "recitarlo", non tenere sospesi quegli "eeh..." e non prolungare all'infinito quel "...ciuuù" con cui Ciù ne fa di tutti i colori.
Ciù e il giorno del grande starnuto è un libro di pochissime pagine.
Inizia avvertendo che il panda Ciù, quando starnutisce, combina disastri. E nelle pagine seguenti, mentre va in biblioteca con la mamma o a pranzo col papà, restiamo trapidanti in attesa che qualcosa, magari la polvere o il pepe, lo faccia starnutire, per scoprire che succede, mentre lui: "eeh... eeh... no", non starnutisce.
Ma alla fine lo fa, naturalmente, e succederà di tutto.
E se alla prima lettura basterà imitare gli starnuti per ridere a crepapelle, dalla seconda in poi ci si divertirà anche a cercare tra tutti i particolari del disegno gli effetti del grande starnuto di Ciù.

Preso in biblioteca, restituito e poi ripreso un mese dopo perché il Piccolo T non ne poteva fare a meno, Ciù è diventato indiscutibilmente uno dei nostri personaggi preferiti.

Il mostro della buonanotte

(dai due anni e mezzo/tre)
Cosa farà un mostro che dal paese dei mostri si mette in moto, con lo stomaco che brontola, preparando forchetta e coltello nello zaino?
E se venisse proprio da te? Li senti i passi sulle scale? La senti la porta che si apre?
Quello che rende irresistibile Il mostro della buonanotte, oltre al muso simpaticissimo del mostro, è che si rivolge direttamente a chi ascolta ("Non pensi che stia cercando proprio TE?"), creando un climax di tensione (finta, però: i bambini a cui l'ho letta hanno riso dall'inizio alla fine, cogliendo subito lo scherzo) che culmina nel gran finale: il mostro della buonanotte stava arrivando nella cameretta, sì, ma non per mangiarci, ma per darci un disgustoso bacio della buonanotte!
(e così ci scappa anche la scusa per fare una coccola in più!)
E se credete che una volta letto e svelato il finale il libro perda di attrattiva, be', siete molto, molto, molto fuori strada.
Insomma: risate assicurate (anche per chi legge), richiesta di bis (e tris, poi ancora) anche.

Ne avete abbastanza? Abbastanza per passare delle vacanze felici e spensierate, ovunque voi andiate? Allora vi saluto per un po', mando il blog in ferie sapendo di lasciarvi in buone mani, anzi, in buone pagine.
Buona estate a tutti!

PS: Se invece non ne avete abbastanza, ecco altri libri divertenti di cui avevo parlato: il buffissimo Abbaia, George!, Il mio nome è no, di cui avevo parlato qui, per i più grandicelli, il surreale Prosciutto e uova verdi, la storia dello strano sultano e i topi, la nostra ultima passione Ti mangio, e per i più piccoli, Chi mi ha rubato il naso?, colorato e pieno di animali e colori. Vi bastano, adesso?

   

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