Credo che a qualsiasi mamma amante dei libri sia capitato: prendere un libro bellissimo ma assolutamente non adatto all'età del proprio figlio, solo per paura di dimenticarsene quando sarà il momento, o perché "metti che poi vada fuori catalogo e non si trovi più?".
È un po' come quando si compra un libro nuovo per se stessi pur sapendo di averne già dieci in coda di lettura.
Però, ecco, una mamma-nerd come me non poteva non avere in casa Il super libro degli scienziati in erba di Editoriale Scienza, un incredibile compendio a 360 gradi sulla scienza, vista dal suo lato più divertente e curioso.
Quindi, prima di tutto chiariamo: il libro è adatto ai bimbi a partire dai 7 anni.
Prima di questa età, rischia di avere nozioni troppo tecniche e concetti troppo complessi. Detto questo, posso assicurarvi che non vedrete l'ora che vostro figlio compia 7 anni per leggerglielo.
Se state immaginando noiose spiegazioni criptiche o lunghi approfondimenti, siete fuori strada. Il super libro degli scienziati in erba è una ricchissima panoramica (140 pagine!) a volo d'uccello sulle mille applicazioni della scienza: astronomia, biologia, chimica, anatomia, ecologia, energia, fisica, matematica e ottica.
Ogni pagina o doppia pagina tratta un tema diverso: non è necessario leggere in sequenza, si può tranquillamente sfogliare fermandosi su ciò che più attira l'attenzione.
Ogni argomento è presentato con lo spirito che dovrebbe animare ogni scienziato: la curiosità. La spiegazione delle leggi che governano il mondo passa attraverso la descrizione di fenomeni curiosi, o la proposta di un semplice esperimento da provare in casa.
Blocchetti di testo agili e veloci, box di approfondimento e simpatiche illustrazioni rendono ogni "lezione" divertente e accattivante.
In più, qua e là, si possono trovare pagine con excursus storici e descrizioni di grandi personalità della scienza come Archimede, Darwin e Leonardo.
Insomma: è un modo perfetto per insegnare ai vostri figli che la scienza si nasconde dietro ogni evento quotidiano, che osservare e farsi domande può essere molto divertente, che c'è sempre una spiegazione per ogni fenomeno, e se non c'è è perché ancora nessuno l'ha trovata.
E poi vabbe', non ho resistito, e affascinata da quelle pagine il Piccolo T alla fine l'ho coinvolto, anche se era presto. Senza entrare nel dettaglio degli elettroni e del loro movimento, gli ho fatto vedere la pagina sull'elettricità statica, e ci siamo divertiti (io più di lui: sarà che l'effetto non era così macroscopico ad occhio nudo) a "piegare" il rivolo d'acqua che usciva dal rubinetto, come proponeva il libro.
Poi sono passata a un'attività più semplice ed evidente: raccogliere pezzettini di carta con una penna di plastica. E lì ho pensato che l'esperimento poteva trasformarsi in un gioco da tavolo, peraltro perfetto per le emergenze perché si prepara in 5 minuti con pochissimi materiali:
Carica e acchiappa.
Materiale:
- carta di due colori diversi
- due penne di plastica
- un maglione di lana su cui strofinarle
- due ciotole o contenitori di qualsiasi tipo.
Preparazione: riducete i due fogli di carta a pezzettini piccoli, possibilmente in numero uguale e sparpagliateli sul tavolo. Fine della preparazione.
E ora, che abbia inizio la sfida: ogni giocatore sceglie un colore, strofina la propria penna sulla lana e dovrà cercare di catturare con la penna tutti i pezzetti di carta del proprio colore e metterli, senza mai toccarli, nella propria ciotola.
Quando sul tavolo non ci saranno più frammenti di carta, si conteranno i pezzetti di carta nelle ciotole (quelli di colore sbagliato valgono "meno uno") e vincerà chi ne avrà catturati di più.
Dai, provate a dirlo ancora, se ne avete il coraggio, che la scienza non è elettrizzante.
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