Due meli o poco più.

"Mamma, se piantiamo questo cosa nasce?"
Il Piccolo T me lo chiede di ogni seme che trova: da quelli delle piante ai bordi della strada a quelli della frutta che mangiamo. Soprattutto quelli della frutta. Ogni sera, a ogni cena.
Così, ho sfidato il mio pollice nero, e anziché ravanelli di feltro o cactus di sasso ho voluto tentare con delle piante vere.



Ma come si pianteranno le mele? Basterà mettere sotto terra i semi, pensavo. Nel dubbio, ho fatto un giro su qualche sito di giardinaggio e ho scoperto che non è proprio così semplice.
Ma se ce l'abbiamo fatta io e il Piccolo T, ce la farete anche voi.

Prima cosa: mangiare le mele.
Il che sembra ovvio, e lo è, ma l'ho scritto per sottolineare che "facciamo crescere una piantina di melo" può diventare un ottimo metodo per convincere vostro figlio a mangiare più frutta. Il Piccolo T, per tutto il tempo della raccolta dei semi, si è trasformato in un grande divoratore di mele.

Seconda cosa: conservare e asciugare i semi. Da quello che ho letto, ne germogliano circa il 30% (noi siamo stati più fortunati), e di questi ne resistono ancora meno una volta piantati, quindi mettetene da parte un bel po'.
I semi vanno appoggiati su carta assorbente e fatti seccare.


Terzo step: simulare l'inverno. Ohibò, questa non me la sarei proprio aspettata: per far germogliare i semi bisogna metterli in frigorifero!
Per fare questo, ho avvolto i semi in un foglio di carta assorbente bagnato e strizzato e li ho chiusi in un contenitore per alimenti. Di tanto in tanto, aggiungevo qualche goccia d'acqua perché non si asciugassero.
Dovranno restare in frigo qualche settimana (almeno tre, in genere), poi li vedrete germogliare.


Quarto step: nel vaso!
Quando i germogli saranno lunghi almeno un paio di centimetri, potrete piantarli.
Preparate un vaso mettendo sul fondo dei sassi per drenare l'acqua.



Aggiungete la terra e piantate i semi, coprendoli.
Pensando di aiutarli, avevo lasciato che alcuni germogli sporgessero dalla terra: errore. In realtà da quei germogli si svilupperanno le radici, quindi meglio lasciarli sottoterra. Quelli che avevo lasciato all'esterno si sono seccati e non sono cresciuti.


Tenete la terra umida e aspettate con pazienza: presto vedrete crescere i vostri piccoli meli.


"Quando faranno le mele, mamma?"
Ecco, forse per quelle è meglio confidare negli alberi del nonno, però.


PS: Una lettura a tema? C'è Ravanello cosa fai? di Emanuela Bussolati.
Un libro per imparare a coltivare i semi e ad avere pazienza. Ve lo ricordate? Ne avevo parlato qui.

 

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