Se doveste elencare le caratteristiche che rendono un libro perfetto per una fascia d'età dai due ai tre anni, a cosa pensereste?
Io lo immagino più o meno così:
Se lo conoscete, vi sarete accorti che, pagine cartonate a parte, ho praticamente descritto Orso, buco!, di minibombo.
Io lo immagino più o meno così:
- una storia semplice semplice, senza riflessioni, morali o ironia, soltanto con un po' di azione;
- una struttura ricorsiva, o meglio ancora ad accumulo, con elementi che si ripetono aggiungendo ogni volta qualcosa, in modo che il bambino possa essere rassicurato da quello che già conosce e sorpreso dalla novità , ma anche perché possa imparare a memoria il libro e anticiparlo;
- onomatopee che danno musicalità alla storia e la rendono divertente;
- azioni semplici che si prestino ad essere mimate e "vissute" anche col corpo;
- animali come protagonisti;
- qualcosa di originale e inaspettato che stimoli la fantasia e la curiosità ;
- un formato piccolo, semplice da maneggiare, in modo che il bambino possa, dopo la vostra lettura, maneggiarlo da solo;
- pagine cartonate e resistenti (ops!).
Se lo conoscete, vi sarete accorti che, pagine cartonate a parte, ho praticamente descritto Orso, buco!, di minibombo.
E, sempre se lo conoscete, la cosa non dovrebbe stupirvi, perché Orso, buco! è un piccolo capolavoro che riesce a conquistare tutti i bambini e gli adulti che glielo leggono e non a caso ha vinto nel 2014 sia il premio Nati per leggere che il premio Orbil, dell'associazione librerie indipendenti per ragazzi.
Orso, buco! è la storia di un orso che non trova più la sua tana, e si mette in cammino per cercarla. Lungo la strada incontra altri animali che lo accompagnano nella sua ricerca.
Lo avrete visto: gli animali protagonisti del libro sono dei semplici cerchi colorati che sembrano disegnati a matita, i percorsi delle linee da seguire e le tane, be', non sono altro che gli animali al negativo.
È questa l'idea, semplicissima e geniale, che rende eccezionale questo albo: stimolare l'intuito e l'osservazione, e giocare con la capacità astrattiva e immaginativa dei bambini, anche piccolissimi, che saranno in grado di capire perfettamente che un cerchio grande e marrone è un orso, mentre quello piccolo e verde non può che essere una rana.
Riprendendo le caratteristiche di cui parlavo, quindi, Orso, buco! è una storia di animali, raccontata in modo semplice e con tante onomatopee.
A ogni passaggio si aggiunge un animale e ogni animale che cade nel buco (Orso, Volpe, Rana e Formica) fa un rumore diverso, così il bambino si divertirà ad anticipare l'aggiunta di ogni rumore sui precedenti.
È anche la storia di un viaggio, in cui le cadute, i salti, i differenti modi di avanzare hanno tutti un loro rumore e una loro mimica, oltre ad essere esemplificati da semplicissimi ma efficaci segni grafici, come gli archi giallo-sabbia che imitano i passi dell'elefante che marcia nel deserto.
Soprattutto, la formula grafica su cui si fonda questo libro lo rende stimolante, curioso e originale: è la classica idea minimale ed esplosiva al tempo stesso, di quelle che fanno dire "ma come hanno fatto a non pensarci prima?".
Un'idea che invita a giocare con il libro anche oltrela lettura, ad esempio in tutti i modi suggeriti dall'editore stesso nel minisito dedicato.
Oppure con un gioco da tavolo fai da te (adatto dai tre anni, mentre il libro potete proporlo già poco prima dei due) che ci porta
nella tana dell'orso.
Costruite la plancia di gioco ritagliando da un cartoncino quattro buchi distanti tra loro, che saranno le tane di Orso, Volpe, Rana e Formica. Il cartoncino andrà poi incollato a un foglio di carta che farà da base.
Se preferite, potete anche limitarvi a usare un foglio semplice, o scaricare semplicemente il mio pdf stampabile con la plancia di gioco già pronta. Il cartoncino con i buchi serve solo a simulare la "profondità " delle tane, creando uno spessore tra superficie e buco, per rendere il gioco più divertente.
Ritagliate poi per ciascun giocatore quattro pedine in diversi colori (ogni giocatore dovrà avere un set di pedine di un colore, per poterle identificare) che abbiano esattamente le stesse dimensioni dei fori. Meglio per voi se avete una Big Shot, magari con le fustelle framelits, le più usate di tutto il mio (non ricchissimo, in verità ) parco-fustelle.
Ora, tracciate un percorso con diverse caselle intermedie che unisca le diverse tane (potete ricalcarlo dal mio pdf stampabile), colorate l'interno delle tane e, se volete, disegnate i musi stilizzati degli animali sulle pedine: non ci sarà l'astrazione che rende magico Orso, buco!, ma in mancanza dei colori identificativi di ogni animale forse è meglio aggiungere qualche tratto che aiuti a riconoscerli.
Non resta che aggiungere un dado.
Scopo del gioco è portare tutte le proprie pedine nella tana dell’orso.
Ogni giocatore gioca con quattro pedine dello stesso colore: orso, volpe, rospo e formica.
A turno, tira il dado e muove una delle pedine a piacimento. Le pedine possono stare sulla plancia di gioco anche tutte assieme.
Il giocatore deve dichiarare quale pedina intende muovere prima di tirare il dado.
Se una pedina finisce in una casella-tana:
- se la tana è più piccola della pedina (ad es. se volpe finisce sulla tana di formica), il gioco continua normalmente;
- se la tana è più grande della pedina (ad es. se rospo finisce sulla tana di volpe), l’animale ci cade dentro e il giocatore sta fermo un turno.
Variante: se una pedina finisce nella casella della propria dimensione,
“tappa” la tana: gli altri animali che ci capiteranno sopra non ci cadranno dentro e perciò il giocatore non salterà il turno.
Variante per lettori appassionati: imitare tutte le onomatopee mentre le pedine avanzano e azzeccare il rumore giusto quando un animale cade in una tana.
Badabum!
Variante per lettori appassionati: imitare tutte le onomatopee mentre le pedine avanzano e azzeccare il rumore giusto quando un animale cade in una tana.
Badabum!