Chi la fa l'aspetti (e non la pesti).

Si dice che porti soldi, o quantomeno fortuna, quando la pesti, ma da contraria alle superstizioni quale sono, naturalmente a questa storia non ci credo. Devo ammettere, però, che quando finisce in un libro per bambini,  può portare quantomeno un sacco di risate.
È lei, lo avrete capito: la cacca.


Ed è una delle protagoniste di un libro che per me è stata una delle rivelazioni dell'anno: Il trattamento ridarelli di Roddy Doyle.
Divertente, imprevedibile, sperimentale, fuori da ogni schema. Un libro che ha divertito molto il mio Piccolo T (nonostante fosse ancora troppo piccolo per comprenderlo pienamente: lo consiglierei dai 7 anni) e che ha fatto innamorare la sua mamma, che si è ripromessa di proporglielo di nuovo tra qualche anno (e di leggersi almeno uno dei romanzi che Roddy Doyle ha scritto per un pubblico più adulto).


I Ridarelli sono delle bestioline, abili nell'arte del mimetismo, con una sola, grande missione: vendicare i bambini dai comportamenti ingiusti degli adulti: punizioni, urla e sgridate.
Come? Con un trattamento a base di cacca, appunto, che viene acquistata da Rover, un cane geniale (non per niente è riuscito a creare un business dalla propria produzione scatologica) e posizionata esattamente sotto la scarpa del malcapitato da punire.


Tra questi, c'è il signor Mack, che ha appena sgridato ingiustamente i suoi figli.
In realtà le cose non stanno proprio così, e il signor Mack si era comportato bene, ma i Ridarelli non  sanno che è tutto un equivoco e hanno già messo in atto il loro trattamento, piazzando la cacca di Rover dove il signor Mack sta per camminare.

La storia del libro si svolge tutta lì, in quei pochi cm che separano la suola della scarpa del signor Mack dalla cacca di Rover.
Possibile? Un intero libro per un'azione così breve? Sì, possibile, se a fare da regia c'è la creatività di Roddy Doyle, che in quel brevissimo spazio riesce a infilare retroscena, personaggi improbabili, come il gabbiano che odia il pesce o la bimba che sa dire solo "ah-bah" ma riesce a farsi capire perfettamente, citazioni musicali, divertentissimi nonsense, esilaranti tormentoni.

Mentre i figli del signor Mack cercano di rimediare all'ingiustizia impedendo che il piede del padre arrivi a destinazione, Roddy Doyle incanta il lettore con trovate linguistiche e narrative originali, disseminando tracce apparentemente inutili che vengono riprese solo qualche capitolo dopo, presentando i punti di vista di tutti i personaggi in gioco, umani e non, e perdendo il conto dei capitoli, che man mano che la storia avanza prendono nomi sempre più improbabili.


Doyle gioca con il lettore, lo prende un po' in giro, svela le carte del racconto per farlo uscire a tratti dalla sospensione dell'incredulità tipica di chi legge.

È un bellissimo approccio, per i bambini, alla scoperta dell'importanza della forma nella letteratura. Un modo per dimostrare che un libro non è fatto solo dalla sua trama ma anche dallo stile e dal modo in cui è scritto.

Il Trattamento Ridarelli esiste anche come audiolibro letto da Neri Marcorè, che sono certa (pur non avendolo ascoltato) lo avrà saputo valorizzare al meglio.

E se volete sentirvi un po' Ridarelli anche voi, potete giocare in casa a

non pestarla!


che oltre ad essere un gioco divertente, è anche un buon modo per far imparare "destra" e "sinistra" ai vostri figli.
Vi basteranno del cartoncino, un pennarello e una benda.


Disegnate e ritagliate delle cacche dal cartoncino marrone e posizionatele a terra lungo un percorso.


Giocate in due (o meglio ancora in quattro, o sei, o otto, divisi in squadre): uno dei due viene bendato, l'altro dovrà dargli indicazioni per superare il percorso senza pestare le cacche.
Nel gioco di squadra, vince la squadra che riesce ad effettuare il maggior numero di percorsi senza "incidenti".


Un gioco perfetto anche per una piccola festa in casa, da improvvisare anche in pochi minuti, e senza nemmeno pagare il tributo a Rover per la "materia prima".

Il trattamento ridarelli
(The Giggler Treatment)
Autore: Roddy Doyle
Illustrazioni: Brian Ajhar
ed. Salani
112 pagg
Prima pubblicazione: 2000
Prima pubblicazione in Italia: 2001



  

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