E salutami il minotauro!

Ci sono bimbi che hanno la passione per i dinosauri, altri per le macchine o per la cucina. Il Piccolo T ha uno smodato interesse per i labirinti. Già: i labirinti. Quelli su carta, principalmente, ma quando è capitato di visitare un parco che ne avesse, anche per quelli fisici, fatti di siepi.
Dopo aver risolto giornalini interi di labirinti, ci chiede di disegnarne di nuovi, o prova a crearne lui stesso.


Quando ho visto Un'avventura a forma di labirinto (Terre di Mezzo Editore), quindi, ho pensato subito che fosse perfetto per lui.
Mi piaceva il fatto che fosse un libro di labirinti, sì, ma non un semplice libro di labirinti, come ce ne sono tanti.


Un'avventura a forma di labirinto è, di fatto, un silent book, un racconto senza parole.
Inizia con l'immgine di un bambino, solo. Nei suoi pensieri, un gruppetto di persone: forse la sua famiglia, o i suoi amici.


Ed è così che il protagonista parte, pronto a qualsiasi avventura pur di ritrovarli.
È un viaggio tra tubi, caverne, percorsi inaspettati. Dieci percorsi, dieci labirinti. "Leggere" questo libro è come accompagnare il protagonista lungo la sua avventura, anzi: aiutarlo ad affrontarla.
Si può scegliere di seguire ogni percorso con il dito, anziché tracciarlo e "risolverlo", in modo da poter rileggere il libro ogni volta che si vuole, ripercorrendo da capo l'avventura.



Al gioco della risoluzione del labirinto si affianca quello della scoperta dei dettagli, della costruzione della storia, propria di ogni silent book: cosa sarà quella selva di tubi? Cosa saranno quelle passerelle tra i ghiacci? E cosa sono quegli strani origami disseminati lungo tutte le pagine?
Ad alcune domande sarà il libro a rispondere (anche con un finale chiuso e non "labirintico"). Per le altre, ci sono solo la fantasia di chi legge e un universo infinito di storie da inventare.

E se anche ai vostri figli i labirinti non bastano mai, perché non costruirne uno che non ha mai fine?
Bastano una vecchia custodia di cd e qualche cannuccia.

Per prima cosa, togliete ogni carta o libretto e lasciate solo la parte trasparente. Togliete anche l'inserto interno di plastica che regge il cd.
Per non sbagliare, disegnate prima il labirinto su un foglio quadrettato delle dimensioni della custodia.



Appoggiate la custodia sul vostro circuito e ricalcatelo con un pennarello indelebile.

Ora ritagliate le cannucce (se usate quelle pieghevoli, potete sfruttarle per creare gli angoli), armatevi di colla a caldo e incollate i pezzetti sulle linee che avete appena tracciato.
Et voilà.
Come pallina dovete trovare qualcosa di molto, molto piccolo, come ad esempio le sferette all'interno degli smalti o delle cancelline. Oppure potete optare per una soluzione più semplice (anche se meno precisa) appallottolando dei ritagli di alluminio per alimenti.




Aggiungete una seconda pallina per rendere il gioco ancora più divertente e lasciate tutto in mano al vostro bimbo: sarà lui a decidere quale deve essere il punto di partenza e quale il punto di arrivo, e magari anche a inventarsi un motivo sul perché la pallina deve andare proprio lì.
In fondo, dietro a ogni gioco ci sono sempre tantissime storie da raccontare.


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