Una delle migliori svolte, nella mia breve carriera di mamma, è stata il passaggio da "Ehi, ora dorme! Devo muovermi a fare i lavori di casa!" a "Ehi, Piccolo T, mi aiuti con i lavori di casa?".
Non che il suo aiuto sia risolutivo, sia chiaro, ma coinvolgerlo nelle faccende domestiche mi permette di intrattenerlo e fare qualcosa di utile al tempo stesso (vi pare poco?).
Fare il casalingo piace abbastanza anche a lui (futura nuora mia, ringraziami!), così, oltre alla versione "life size" delle attività (svuotare la lavatrice, mescolare gli impasti, staccare le foglioline di prezzemolo) cerco, se possibile, di proporgliene alcune anche sotto forma di gioco simbolico.
E insomma, si è parlato
di cucine, si è parlato
di pentole, ma alla fine: che se magna?
Dovremo pur vedere cuocere qualcosa dietro quel vetro di pluriball del forno. Dovremo pur mettere a scaldare qualcosa in quelle padelle di cartone. O stiamo qui a morire di fame immaginaria?
Certo che no: quando si fa da mangiare per finta, qui, lo si fa sul serio.
Volete scoprire il gustosissimo menu della premiata cucina del Piccolo Chef T? Eccolo qua.
Due anni e otto mesi e sì, ancora abbiamo il pannolino.
(Ok, ammetto che in questo caso l'abitudine tutta materna di declinare i verbi al plurale ha risultati un po' inquietanti. Se per caso ve lo state chiedendo: no, io ho tolto il pannolino trentaenonvelodico anni fa.)
Che si fa? Si legge un libro a tema! E magari ci si inventa anche un gioco.
Funzionerà ? No che non funzionerà . Ma sarà divertente lo stesso.
Acciaio inox? Ghisa? Terracotta? No, cartone.
Sono le pentole del Piccolo T.
Certo, non sono propriamente antiaderenti, né adatte ai moderni piani a induzione (tantomeno ai fornelli a gas), ma sulla nostra cucinetta di cartone (
ve la ricordate?) funzionano alla perfezione.
E i cibi di feltro non attaccano, anche senza l'aggiunta di grassi.
"Anch'io cucinare!"
Sì, amore, però attento qui, ecco: il coltello non si tocca! No, fermati, lì c'è il fuoco, è pericoloso. Alt, non toccare quello: scotta!
Avete mai notato che l'interesse di un figlio alle vostre attività è direttamente proporzionale al loro potenziale pericolo?
Col tempo ho insegnato al Piccolo T a stare in piedi sulla sedia mentre io cucino, reggendosi sullo schienale, senza toccare niente, e ad intervenire secondo la nota "regola Giucas Casella": solo quando te lo dico io!