La chimica? Elementare.

C'è una percezione, tanto errata quanto diffusa, che vede il concetto di "naturale" contrapporsi a quello di "chimico".
È un pensiero che nasce dalla comunicazione pubblicitaria e invade molti campi, dalla cosmetica all'alimentazione, dando origine a un'errata sensazione di consapevolezza nel consumatore, e contribuendo spesso alla diffusione di bufale, più o meno pericolose.

La realtà è che tutto è chimica, attorno a noi, perché ogni cosa è composta da atomi e molecole. Esserne consapevoli renderebbe molto più semplice comprendere verità e bugie della comunicazione che ci viene proposta.

E la soluzione è solo una: ricominciare dalle basi (e dagli acidi, ah ah ah! Ehm, scusate).


La chimica non è materia per pochi eletti, e La tavola degli elementi, edito da Editoriale Scienza in occasione dei 150 anni della tavola periodica, lo fa capire bene.

Introdotto come fosse un'indagine, una missione segreta alla ricerca degli elementi nascosti attorno a noi, il libro racconta la chimica di base con linguaggio semplice ed esempi concreti.


Dopo una breve introduzione sulla composizione degli atomi, gli elementi e i composti, ci guida alla scoperta degli elementi sulla tavola, uno per uno.


Le icone, descritte nelle prime pagine, accompagnano tutto il volume, rendendo più immediata la ricerca delle informazioni principali di ogni elemento, come ad esempio il suo aspetto e le sue proprietà.


Per ogni elemento non manca un po' di storia, qualche curiosità, e spesso qualche semplice esperimento per verificarne le proprietà, ma soprattutto un'informazione essenziale: dove si può trovare.


In questo modo, gli elementi non rimangono entità astratte, ma vengono calati nella realtà, nella quotidianità, aiutandoci a capire, per l'appunto, che tutto ciò che esiste attorno a noi è "fatto di chimica".

A spezzare il lungo elenco di schede di elementi, appare qua e là una pagina a fumetti, che racconta la storia della chimica, dei suoi personaggi e delle sue scoperte.


La tavola degli elementi si rivolge a bambini dai 9 anni in su, ma non disdegnerei di regalarlo anche a un ragazzo delle superiori, che la chimica la studia, per rendere più amichevole e meno ostica la materia, approcciandola con curiosità e con un fondamentale ancoraggio alla quotidianità.
Non nego, anzi, che io stessa lo sfoglio volentieri, alla ricerca di informazioni, notizie, spiegazioni.

E proprio a chi la chimica deve iniziare a studiarla dedico il gioco di oggi:

la battaglia degli elementi.


È sufficiente stampare quattro tavole periodiche degli elementi (le trovate tranquillamente online).
Per riutilizzare più volte il gioco, potete plastificarle e poi usare un pennarello lavabile.


Le tavole diventano così una plancia perfetta per una battaglia navale alternativa, in cui si nominano gli elementi al posto delle coordinate.


Su una tavola si segnano le proprie navi, sull'altra i colpi sparati.
Potete usare delle cartelline, o applicare le tavole su dei cartoncini da mantenere dritti con dei fermagli.


Mendelevio? Colpito e affondato.


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