Quando i bambini fanno splash!

Pochi hanno simpatia per i bimbi dispettosi, nella vita reale.
Sul divertimento che a volte i loro scherzi possono suscitare, prevale di solito il disagio provocato dalle loro azioni.

È proprio questo, probabilmente, a rendere così importanti i gianburrasca letterari: a differenza di ciò che accade con quelli reali, possiamo ridere delle loro marachelle senza sentirci né vittime, né complici. Sono catartici: ci consolano facendoci sentire compresi in quella nostra voglia di trasgressione alle regole, concedendoci uno sfogo virtuale, vissuto attraverso il loro racconto.



Susi, la piccola pestifera protagonista di Susi in piscina, è un perfetto gianburrasca letterario: travolgente, divertente, completamente incurante delle regole.

In questo libro di Jaap Robben, illustrato da Benjamin Leroy (li avevamo visti in Super P) e pubblicato da Sinnos editrice, vediamo Susi in un giorno per lei molto speciale: finalmente può andare nella piscina dei grandi!
Il testo si limita a registrare questo dato di fatto, ma le immagini ci mostrano tutto il suo dirompente entusiasmo: la vediamo correre a più non posso attraverso ingresso e spogliatoi, travolgendo (letteralmente) tutti.



Mentre seguiamo il percorso di Susi, l'occhio cade sugli altri personaggi: un cane, una mamma con un bimbo piccolo, uno gnomo, una signora anziana... lettura dopo lettura, ne seguiremo le storie e le evoluzioni, perché li ritroveremo nelle diverse pagine e nelle diverse stanze della piscina.

Il bagnino cerca di tenere a bada Susi, e le elenca le regole: non si corre, non si grida, non ci si tuff... come non detto, Susi non bada minimamente a quello che dice, e si lancia a bomba nell'acqua.


Poi, inizia a nuotare come una pazza, invadendo tutte le corsie, finché il bagnino non sarà costretto a richiamarla e a riportarla nella piscina dei piccoli. Ma Susi ha ancora una marachella in serbo per distrarre il bagnino e ottenere ciò che vuole.


Susi in piscina è breve, agile, divertente, adatto per una lettura condivisa dai quattro anni e dai sei per una lettura autonoma. È scritto infatti con font LeggimiPrima di Sinnos, in stampatello maiuscolo, con frasi brevi e semplici, perfette per le prime letture autonome.

Le illustrazioni, protagoniste del racconto, si impongono sul testo minimale con la loro energia e la ricchezza di storie che si compongono al loro interno.

Il sorriso sguiaiato e l'entusiasmo della piccola protagonista sono irresistibili: impossibile non trovarla simpatica, impossibile non parteggiare per lei, piccolo gianburrasca letterario che fa sulla carta, per noi, quello che in fondo avremmo sempre voluto provare, almeno una volta.


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