Ti regalerò l'amore per i libri.

Quando nasce un bambino, un bambino a cui si vuole particolarmente bene, gli si vorrebbe regalare il mondo. E anche se il mondo in cui viviamo non è a nostra disposizione, be', forse c'è un modo per regalargli qualsiasi altro mondo il bambino desideri.
Regalare l'amore per la lettura significa donare a un bambino la possibilità di diventare ciò che vuole, di vivere tutte le avventure che desidera, di avere uno sguardo unico e speciale su tutto ciò che lo circonda.

Quindi, se cercate un'idea regalo per un battesimo o per una nascita, se volete regalare "qualcosa che resti", non c'è nulla di meglio che pensare a dei libri, o ancora meglio costruire

la sua prima biblioteca




Per questo ho immaginato un pacchetto selezionato di libri da regalare per una nascita o un battesimo: titoli che accompagnino il bimbo o la bimba lungo i suoi primissimi anni di vita, gettando le basi per il lettore che sarà.

Come confezionare la sua prima biblioteca?

Se non volete limitarvi a impacchettare i libri tutti assieme, ecco qualche idea.
  • Dipingete una cassetta di legno: potete personalizzarla con il nome del bambino e decorarla a piacere. Se poi aggiungerete quattro rotelle alla base e una corda per trainarla su uno dei lati corti, ecco che diventerà una piccola libreria mobile da portare con sé, soprattutto nel momento... del bisogno.
  • Scegliete una libreria montessoriana. Sono quelle in cui i libri vengono posizionati frontalmente, in modo che il bambino riesca a vederne la copertina. Ne potete trovare color legno o colorate, tutte in legno o con tasche in tessuto.
  • Impacchettateli uno ad uno. Ognuno secondo il suo tema (vi ricordate i miei pacchetti-animali?), ognuno con una dedica speciale. Una soluzione più economica, ma decisamente realizzata col cuore.
Ma al di là di come deciderete di confezionare questa "prima libreria", quello che conta è il suo contenuto.

Quali libri scegliere?

Ho provato a buttare giù una lista delle tipologie di libri più indicati dalla nascita ai 18 mesi/2 anni, il periodo in cui è forse più importante offrire ai piccoli un panorama ragionato di letture, per stimolarli, accompagnare la loro crescita e scoprire i loro gusti personali. 
È anche un'età in cui lo sviluppo cognitivo è dirompente, ed è fondamentale proporre libri che si adattino alle capacità di volta in volta acquisite.
Ho scelto libri premiati o selezionati da progetti come Nati per Leggere, classici o semplicemente libri "sperimentati" da noi e di sicuro effetto. Ho cercato di spaziare tra diverse modalità di lettura per offrire ai piccoli un'esperienza polisensoriale più coinvolgente possibile.
Siete pronti? Cominciamo.

PRIMO ANNO: LIBRI DA "SENTIRE"

Per tutto il primo anno di vita, il libro non è ancora un contenitore di storie, ma un insieme di sensazioni da esplorare. Vediamo come.

Un libro per il cuore.
Nei primissimi giorni c'è una sola cosa che conta per un neonato: la mamma.
Il bimbo è ancora troppo piccolo per distinguere nel flusso di suoni emessi dei significati, ma è già abile a riconoscere il tono di chi lo accudisce.
E per ascoltare la voce della mamma, riconoscerla, calmarsi in lei, non c'è niente di meglio di un libro di poesie che con la sua sonorità ne racconti i sentimenti e le sensazioni, e che canti con dolcezza quel legame fortissimo tra mamma e neonato. Un libro, insomma, come  Mammalingua. Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme, di Bruno Tognolini.

Per scoprirlo meglio, ecco la mia recensione.

IN ALTERNATIVA: La poesia non è nelle vostre corde? Regalate una filastrocca. Fantasiosa come Ninna nanna ninna mamma (qui la mia recensione), oppure tenera e dolce come Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini (di cui ho parlato qui).


Un libro per la pelle.
Il contatto è forse la prima forma di comunicazione tra neonato e genitore.
Il massaggio, il contenimento, l'odore della pelle sono stimoli fondamentali per la crescita cognitiva e psicologica del bambino. A fior di pelle propone brevi filastrocche scritte dalla penna abile e sensibile di Chiara Carminati e dedicate alle parti del corpo del bambino, da pronunciare mentre si coccola, si massaggia, si gioca con il corpo. È un libro che avrà vita lunga e che verrà accolto e compreso in diverse fasi dello sviluppo, dalla nascita a quando il bambino imparerà a riconoscere le fotografie e a declamare le filastrocche a memoria. Ne ho parlato qui.

a fior di pelle


Un libro (anzi, due) per gli occhi.
Cosa vedono i bambini appena nati? Essenzialmente due cose: volti umani (il loro primo "libro da leggere" è il viso della mamma) e contrasti forti.
E allora per il suo sguardo serviranno libri con le facce, libri in bianco e nero e libri con figure semplici dai contorni netti.
Due titoli?

Guarda che faccia!, che riporta su ogni doppia pagina la foto di un bimbo a destra e la "traduzione" onomatopeica della sua espressione (di gioia, pianto, stupore ecc) a sinistra, in sei "lingue" diverse.


Bianco e nero, di Tana Hoban: da un lato figure bianche su fondo nero, dall'altro figure nere su fondo bianco. Il libro si apre anche a fisarmonica per permettere al bimbo di guardarlo da sdraiato.
(foto dell'editore originale inglese)

Di questi libri ho parlato più approfonditamente in questo post dedicato ai libri per i primi mesi.


Un libro per le orecchie.
Come si sviluppa il linguaggio? A partire dai suoni. Ecco perché i bimbi sono così affascinati dai versi e dalle onomatopee. In più, le onomatopee rendono buffa anche la voce della mamma che legge, che assume espressioni nuove e sempre diverse e diventa ancora più interessante.
Un grande classico fatto di onomatopee che non può mancare in una prima biblioteca è L'uccellino fa....

Qui la mia recensione.


Un libro per le mani.
E poi, verso gli 8-9 mesi, i bambini stanno ormai seduti bene, hanno acquisito una buona coordinazione mano-occhio e sono pronti a sfogliare i primi libri tattili, quelli con inserti di materiali diversi, da accarezzare, come i Carezzalibri Usborne.
Ve ne avevo parlato qui.

SECONDO ANNO: LIBRI DA VIVERE

Attorno all'anno, su per giù, il libro comincia ad essere qualcosa di più di un mero stimolo sensoriale. Ora il bambino riesce ad apprezzare le prime storie, a interagire, a seguire i primi racconti e a gettare le basi per costruire il proprio mondo della fantasia. Ecco allora con quali libri cominciare.


Un libro per raccontare.
Le prime storie devono essere semplici, minimali, e raccontare azioni e sensazioni in cui un bambino si può riconoscere. Se poi il protgonista è anche un simpatico animaletto, tanto meglio. Lupo Baldo e gli altri bohemini di Eric Battut sono perfetti per catturare i piccoli lettori, grazie al formato piccolo e cartonato, alla struttura che separa testo e immagini, alla tipologia di narrazione e alla presenza di onomatopee che rendono più divertente la lettura. Sono certa che saranno un successo come lo sono stati da noi.
Ne ho parlato qui.

Un libro per fare la nanna.
Un libro per la nanna dovrebbe prima di tutto rilassare, e A tutti, buonanotte.... raggiunge perfettamente lo scopo. Con suoni ritmati e immagini tenui, accompagna oggetti e animali (e il bambino a cui viene letto) verso il sonno.


Un libro per conoscersi.
Cosa significa essere felici? Ed essere arrabbiati? Attraverso una storia molto molto semplice e la descrizione, per ogni passaggio della storia, della faccia del protagonista, Faccia buffa descrive e spiega in modo chiaro ed efficace le emozioni, insegnando al bambino a riconoscerle, anche attraverso lo specchio presente sull'ultima pagina.
Il primo vero libro per parlare di emozioni ai più piccoli.

Ne ho parlato qui (le foto sono di una vecchia edizione, con la copertina diversa).

Un libro per imparare.
Di libri-dizionario, quelli con in cui a una figura corrisponde una parola, ce n'è un'infinità, ma Il grande libro delle figure e delle parole non è un libro-dizionario come tutti gli altri, e non a caso ha vinto il premio Nati per Leggere nel 2012.
Innanzitutto le illustrazioni sono quelle inconfondibili e accattivanti, sempre un po' ironiche, di Ole Könnecke. E poi ogni pagina di questo libro cartonato di grande formato (26 x 30) nasconde, tra le numerose immagini, piccole storie che permettono diverse modalità di approccio alla lettura: dal nominare semplicemente gli oggetti a raccontare quello che fanno con essi i personaggi presenti.
Tanti piccoli mondi da scoprire ed esplorare, per imparare tante parole: dalla casa alle stagioni, dallo sport alla musica.


Un libro per andare all'asilo.
Se il bambino frequenta un nido, potrebbe trovare rassicurante un libro in cui riconoscere la sua esperienza quotidiana. Se poi questa esperienza è narrata attraverso suoni e onomatopee, come in Cosa dice piccolo coccodrillo?, cosa c'è di meglio?
cosa dice piccolo coccodrillo
Qui la mia recensione.

Un libro per muoversi.
E poi il bambino inizia a camminare, e poi a correre, e poi a fare le capriole, e stare seduto a leggere non è più una delle sue attività preferite. A meno che... a meno che leggere non diventi un'attività da fare anche in movimento.
Leggere Dalla testa ai piedi di Eric Carle significa coinvolgere il bambino in una serie di movimenti alla scoperta del proprio corpo, delle sue capacità, delle relazioni tra la nostra fisicità e quella degli animali.

dalla testa ai piedi
La mia recensione la trovate qui.

E POI UN LIBRO PER DIRE "BENVENUTI GENITORI"

Quando nasce un bambino, nascono anche una mamma e un papà (o due mamme, o due papà... insomma: ci siamo capiti).
Perché allora non accogliere anche loro, con un libro dolce e pieno di meraviglia verso il mondo, come Noi siamo qui. Dritte per vivere sul pianeta Terra, di Oliver Jeffers?
 
Trovate qui la mia recensione. Secondo la personalità dei neogenitori, potete preferire qualcosa di più poetico, come Ogni volta di Silvia Vecchini (che ho recensito qui), o di più ironico, come Zagazoo di Quentin Blake (di cui ho parlato qui).


Et voilà: una prima biblioteca completa per regalare al nuovo arrivato e alla sua famiglia storie, sensazioni ed emozioni.
E anche se i libri, forse, non dureranno per tutta la vita, quello che lasceranno nel loro cuore, statene certi, resterà per sempre.



In questo post abbiamo parlato di:

                                           

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