Sogni di rock 'n' roll (o di Zecchino d'Oro?).

Una delle cose che ho aspettato piĆ¹ a lungo, da piccola, ĆØ stato l'arrivo di Posi e Nega, che mi donassero una meravigliosa capigliatura viola e una splendida voce intonata.
Il fatto che certi sogni, oggi, siano stati stati rapiti e banalizzati dai talent show televisivi non deve rendere meno bello o dignitoso sognare: qualunque bambino deve avere il diritto di immaginarsi su un palco con un microfono in mano, o all'inaugurazione della propria mostra personale.


Voglio fare l'artista ĆØ la proposta di Editoriale Scienza per giocare con questi sogni in modo creativo e divertente, accompagnando il bambino nei suoi primi passi nel mondo della musica, dell'arte, della recitazione.


ƈ un libro che ĆØ anche un invito a mettersi alla prova.
Alle descrizioni, semplici ma accurate, di ciĆ² che ruota attorno a una professione artistica, si accompagnano infatti materiali da staccare, sfilare, compilare e utilizzare subito.

Con soluzoni cartotecniche che caratterizzano molti libri di questa casa editrice, il bambino ĆØ invitato ad andare a caccia di informazioni: in un "libro nel libro" scoprirĆ  i diversi generi musicali e i diversi tipi di strumenti, oppure i generi teatrali o qualche nozione di storia dell'arte.
I vari box colorati nella pagina parlano invece in modo leggero e a volte scherzoso dei trucchi per coltivare il proprio talento o di piccole nozioni pratiche su come organizzare un concerto, una mostra, uno spettacolo, oppure riunire una band o scrivere una sceneggiatura teatrale.
Non c'ĆØ spazio solo per la "star principale", ma si coinvolgono le diverse professionalitĆ , raccontando un mondo che non ĆØ fatto solo di cantanti, attori e pittori, ma anche di autori, costumisti, custodi delle mostre.


E poi, c'ĆØ spazio per il gioco e la sperimentazione.
Tra le mille tasche incluse nelle pagine si trovano maschere, premi Oscar da costruire, stilosissimi occhiali da rock star.


E ancora, inviti a sviluppare la propria creativitĆ , come testi di canzoni e copioni da completare, programmi da scrivere, perfino cartoline da riempire e autografare.


Voglio fare l'artista, insomma, ĆØ una "spintarella". Non nel senso di raccomandazione, beninteso, ma nel senso di piccolo sprone a scatenare la fantasia e la creativitĆ  e a costruire da soli i propri sogni di gloria, senza turbarli con l'ambizione, ma solo giocandoci un po', come ĆØ sano che sia.

E voi, l'avete mai composta una canzone?
Noi, in casa – sarĆ  per il passato da punk rocker del papĆ  – ci divertiamo spesso a farlo. La cosa piĆ¹ semplice ĆØ creare delle "cover" partendo dalle note di una canzone che conoscete, cosƬ dovrete inventare solo il testo. GiĆ , ma il testo?

Liberissimamente tratti da Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie di Gianni Rodari, nonchƩ dalla quinquennale esperienza del premiato duo mamma-Piccolo T, ecco a voi:

Cinque modi per inventare una canzone.


1. Il protagonista sei tu 
Facile facile: basta sostituire il nome di un componente della famiglia a quello del protagonista della canzone. Il resto verrƠ da sƩ.

Sulle note della canzone delle dita:
Dov'ĆØ la mamma, dov'ĆØ la mamma?
Sono qua. Sono qua.
Come stai quest'oggi? Molto bene grazie.
ƈ ancora piĆ¹ divertente se oltre ai nomi si cambia qualche altra caratteristica (vi ho mai detto che ho un figlio lievemente logorroico?):
Trema, il regno del silenzio e della pace
dalla sua cameretta adesso arriva
coi suoi discorsi atomici Tommaso.

2. Canzoni a rovescio
E se ribaltassimo la prospettiva e cantassimo il contrario di tutto quello che sappiamo sul protagonista di una canzone?

ƈ l'uomo Tigre
che lotta contro il bene
combatte solo contro la bontĆ 
ƈ un gran fifone, scappa con terrore
nessun incontro vincere lui sa.

3. "A sbagliare le canzoni"
Che succede se proviamo a sbagliare apposta qualche parola di una canzone? Magari ne esce una storia del tutto nuova.
Un elefante si dondolava
sopra il filo della biancheria
e trovando un bel paio di mutande
andĆ² a chiamare un altro elefante.

4. La canzone mentre fai qualcosa
Qui ci distacchiamo completamente dal testo originale (mantenendo per praticitĆ  giusto qualche rima o assonanza): prendiamo la musica di una canzone e ci cantiamo sopra tutto quello che stiamo facendo o che vogliamo dire.
Questa, ad esempio, immaginatela sulle note di Hanno ucciso l'uomo ragno:
Dai, Tommaso vieni a cena,
te lo dice anche il papĆ ,
forza lavati le mani,
il tuo piatto aspetta qua.

5. Insalata di canzoni
Questo ĆØ il mio metodo preferito: basta mettere le parole di una canzone (adattando un po' la metrica) sulla musica di un'altra.

Sulle note di Lady Oscar:
O  Whisky, Whisky il ragnetto,
sali la montagna
e poi ti bagni un po'.
O  Whisky, Whisky il ragnetto,
la pioggia sai ti bagna,
e tu cadi giĆ¹.
O perchĆ© non sostituire Ransie con una strega piĆ¹ "letteraria"?
Rossella ĆØ una strega molto bella e deliziosa, sai
"sulla mia scopa", dice "sali, dai!".
Se vi sembra difficile, provate: basta dare il "la" e i bambini vi seguiranno, a modo loro, inventando regole nuove e ancora piĆ¹ fantasiose.
Poi perĆ² non vi lamentate se al posto di Ransie la strega ci finite voi, eh?


 

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