In fondo al mar.

Non so perché il mondo sottomarino ha sempre così tanto fascino.
Forse è perché appartiene a un elemento a noi estraneo, o perché in qualche modo è racchiuso, contenuto da sponde, da margini che ci appaiono più definiti di quelli terrestri o del cielo, e quindi rappresenta un microcosmo a sé.

O in momenti come questo, forse è solo perché l'idea di tuffarmi in un oceano circondata da curiose creature marine è decisamente più allettante che trascorrere gli ultimi giorni pre-ferie in ufficio.
A rendere ancora più magico questo mondo acquatico, è arrivato I gamberetti dispettosi, edizioni Le Rane Interlinea, che ci immerge, appunto, in un fantasioso spaccato di vita sottomarina, con tanta ironia, divertimento, ma anche con un pizzico di riflessione, alla fine, sui tanti volti dell'amicizia.


I gamberetti dispettosi sono proprio un tormento per gli altri abitanti del mare: li spruzzano con l'inchiostro colorato, lanciano falsi allarmi sull'arrivo degli squali, attaccano strani biglietti addosso ai pesci, che non li sopportano più.

Ma cosa succede quando sulla costa aprono ben due ristoranti specializzati in gamberi, e i pescatori passano a rifornirsi sempre più spesso nel mare?

E se i gamberetti se ne vanno per non essere pescati, i pesci saranno davvero contenti, senza nessuno che fa loro gli scherzi?

Oltre ad essere un libro divertente, I gamberetti dispettosi insegna a guardare il lato bello anche nelle persone che sembrano più moleste. E poi i gamberetti, con il loro sorriso irriverente, stanno subito simpatici al lettore, anche a quello un po' più adulto, a cui viene strizzato l'occhio con qualche ironia forse un po' troppo sottile per i bambini, come quando un gamberetto attacca a un pesce il cartello "uomo d'aprile".

Tra i colori vivaci, il tratto simpatico e la storia divertente, I gamberetti dispettosi è un libro perfetto per l'estate, per accompagnare un viaggio al mare o anche solo per sognarlo un po'.

O, in mancanza di meglio, per ricostruirlo a casa, in un

acquario in scatola.

Per realizzarlo, basta una scatola di scarpe e poco altro.  


Praticate tre tagli paralleli con il taglierino in uno dei lati lunghi della scatola e (trucchetto!) ripassateli con una lima per legno per togliere gli "scalini" e allargarli leggermente.

Foderate l'interno della scatola, o almeno la parete più grande, con carta azzurra o blu, poi preparate il fondale spalmando un abbondante strato di colla vinilica e ricoprendolo di farina di mais: sarà un perfetto fondo sabbioso.

Ora, disegnate e ritagliate dei pesci colorati su un cartoncino spesso.


E i gamberetti?
Per loro, tagliate una lunga striscia di carta rosa o arancione, che si restringa da un lato.
Piegatela lungo tutta la lunghezza con pieghe a z, che tornano su se stesse, infine piegate la striscia a metà nel senso della lunghezza, avendo cura di curvarla in corrispondenza di ogni piega, prima di schiacciarla per fissare la piega stessa, per creare la curvatura del gamberetto (guardando le immagini dovrebbe essere tutto più chiaro di quanto sembri a parole).


Tagliate il muso del gamberetto a punta e aggiungete due antenne e un bel sorriso.

Poi applicate a ogni pesce una clip (magari del colore corrispondente) e ad essa legate un filo che all'altro capo sarà legato a un'altra clip.


Infilate le clip nelle fessure della scatola in modo che i pesci penzolino all'interno e possano scorrere. Potete avvolgere il filo nella clip per regolarne la lunghezza.

Qualche alga di carta per decorare il fondale, ed ecco il vostro mondo sottomarino.
Che dispetti organizeranno i gamberetti a casa vostra?

Ma soprattutto, non vi è venuta voglia di una bella nuotata?
 
Ecco: anche a me.
E sperando che il vostro desiderio (ma soprattutto il mio!) venga esaudito prestissimo,  vi do appuntamento a settembre. Buone vacanze! 


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