Gira la carta e trovi... la mamma!

Quando, a quasi un anno e mezzo di età, il Piccolo T chiamava "mamma" anche mio marito, mia madre o mia sorella (ma soprattutto: quando ha chiamato ripetutamente me "nonna"), ho capito che forse era il caso di inventarsi qualcosa.

Tutti i bimbi sono affascinati dalle foto, specialmente dalle foto di qualcuno che conoscono (e ancora di più dalle proprie foto, piccoli vanesi egocentrici che non sono altro!), e così è nata l'idea di un gioco fotografico che lo aiutasse a dare i nomi giusti a tutti i membri della famiglia.


È nato così

Il family memory game


Per prepararlo, bastano le foto dei volti della vostra famiglia (quanto allargarla, decidetelo voi: noi ci abbiamo messo nonni, zie, gatto dei nonni paterni e cane dei nonni materni) da stampare in formato piccolo, meglio se quadrato, e un cartoncino su cui attaccarle per renderle più resistenti.


È il gioco più semplice del mondo, ma, secondo l'età del bambino, ci si può giocare in tanti modi. Ecco quelli che ci siamo inventati noi, man mano che il Piccolo T cresceva (finora li ha adorati tutti!).

1.  Trova la mamma.
Oppure la zia, il papà o chi desideri. Si mettono tutte le carte a faccia in su e si chiede al bimbo di trovare una certa persona. Funziona anche quando il bambino non sa parlare. Lo aiuterà a riconoscere i volti e ad associarli al nome che pronunciate voi. Noi ci giochiamo da quando il Piccolo T aveva un anno e mezzo o quasi.

2. Chi è questo?
Stavolta siete voi a prendere in mano le carte, una alla volta, e lui a dirvi di chi si tratta, per stimolarlo a pronunciare i nomi o i ruoli in modo corretto (così non ci prova più a chiamarmi nonna!).

3. Vince chi trova...
Il Piccolo T ha due anni e mezzo e in questo momento è questa la nostra versione preferita del gioco. Le carte vanno sparpagliate a terra, coperte, e tutti i giocatori a turno ne sollevano una. Vince chi trova per primo la carta decisa all'inizio (nel nostro caso è sempre quella del Piccolo T).
Quello che mi piace di questa versione è che insegna le prime "regole di gioco": il rispetto dei turni, la partita che finisce quando viene raggiunto un obiettivo, il fatto che non necessariamente debba vincere sempre lui (ehm... su questo aspetto ci stiamo ancora lavorando).

4. Memory.
Per giocare a memory le carte devono essere ovviamente doppie. Ma dovrò mica starvi a spiegare come si gioca a memory, no?

5. Indovina chi sono.
Ok, a questo non ci siamo ancora arrivati. Forse tra un annetto, non saprei. Ma prima o poi ci proveremo. Ogni giocatore pesca una carta senza farla vedere agli altri. A turno, ogni giocatore fa all'altro delle domande tipo "indovina chi" (Sei biondo? Lavori? Vai a scuola?). Vince chi per primo indovina che carta ha pescato l'altro.

Dai, dai, scommetto che anche a voi viene in mente qualche idea su come giocarci.





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